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MotoGP, Marquez: "Acosta può lottare per il titolo, come feci io nel mio anno da rookie"

Poi smorza le aspettative su di sè: "Un medico direbbe che il braccio funziona, ma non tornerà mai quello di prima. Sarò un pilota diverso ora, ma non migliore di prima. E' il corso naturale, ogni pilota con gli anni perde qualcosa e arrivano nuovi giovani"

MotoGP: Marquez:

Per avere una prova tangibile delle aspettative riposte quest'anno sulle spalle di Marc Marquez in sella alla Ducati GP23 sono bastate poche immagini, quelle della folla di giornalisti accorsi alla sua prima uscita dal box Gresini a Valencia al termine della scorsa stagione. Gli ultimi anni difficili sulla Honda, segnati dal primo grande infortunio al braccio, e culminati poi in quella decisione in Indonesia di voltare pagina ed aprire un nuovo capitolo nella propria carriera su una Ducati, sono tutti piccoli grandi passi di un percorso, quello dell'otto volte iridato, che ora lo ha portato in Qatar per affrontare gli ultimi test a ridosso della prima gara a Losail, vestendo i colori del team Gresini.

In una interessante intervista a The-race.com , lo spagnolo ha ripercorso così gli ultimi anni di carriera, fatti di sfide ma anche di dubbi ed interrogativi cui il pilota si prefigge ora di dare delle risposte. Una sfida ,quella dello spagnolo sulla Ducati GP23, che il pilota rivolge più a se stesso che come risposta alle aspettative riposte su di lui, una sfida scandita dai toni del pilota maturo, conscio delle proprie difficoltà e dei propri limiti fisici.

"Il mio passaggio in Gresini era un qualcosa di cui avevo bisogno - commenta lo spagnolo - è chiaro che era una decisione che comportava dei rischi, ma allo stesso tempo è stata una decisione che prendeva in considerazione il futuro della mia carriera, non solo nel breve termine. Volevo mettermi alla prova, vedere se ho ancora la motivazione giusta. Tre anni fa ho subito un infortunio importante al braccio. Ora funziona bene, anche se è un braccio che ha subito quattro interventi. Se chiedi il parere ad un medico ti dirà che funziona come dovrebbe, ma è chiaro che non è più lo stesso braccio di prima dell'incidente".

Più che voler dimostrare qualcosa agli altri quindi, per lo spagnolo è fondamentale dimostrare qualcosa a se stesso.
"Non mi sentivo competitivo, e per competitivo non intendevo lottare per la vittoria, ma essere lì in alto almeno nei primi cinque, perchè ora il campionato è davvero competitivo. Anno dopo anno diventa sempre più difficile, e nuovi piloti giovani arrivano. Ogni atleta ha il suo momento, e poi passo dopo passo va giù. Io avevo bisogno di sentirmi competitivo per poter continuare la mia carriera".

La pressione delle aspettative sull'arrivo del campione spagnolo su una Ducati è però ancora enorme, e Marc Marquez cerca di smorzare gli entusiasmi.
"Non sarò un pilota migliore di quanto fossi prima - risponde deciso - forse ora ho più esperienza è certo, ma la forma fisica non sarà mai più quella di prima. Ho sentito qualcuno dire: "tornerà più forte di prima" , ma dopo un infortunio con un decorso così lungo è difficile recuperare i ritmi e la forma di prima. Certo, il corpo sa adattarsi, ma ricorda bene cosa è successo. Sarò un pilota diverso, forse, ma non migliore".

La Honda, stando ai test, non è rimasta a guardare e sembra aver fatto dei passi avanti, anche se forse è tardi per lo spagnolo, ma uno spiraglio resta aperto.
"Il lavoro che hanno svolto negli ultimi tre mesi è  stato fantastico. Chiaramente ho ancora un ottimo rapporto coi meccanici e con Alberto Puig e Kuwata san. Hanno cambiato il motore, gli equilibri della moto.. e molte altre cose che non so perchè ora sono dei rivali e si tengono i loro segreti".

Ciò che è sicuro, è che il mercato piloti quest'anno si aprirà sin dalle prime gare, e lo spagnolo non conosce ancora il proprio futuro.
"In passato non dovevo preoccuparmi del mio contratto, ma da quest'anno non sarà più così. Non è un segreto, se sei veloce in pista hai più opzioni, se non lo sei ne avrai di meno..."

Al netto delle aspettative quindi, la stagione 2024 sarà per lo spagnolo una sfida dal sapore personale, ma gli obiettivi per Marquez potrebbero non essere gli stessi di qualsiasi altro pilota in griglia, e definisce così i suoi obiettivi.
"Vorrei avere il giusto feeling, lottare per dei podi, magari lottare per qualche vittoria, ma oggettivamente lottare per il campionato la vedo difficile. Ci sono piloti come Bagnaia, Martin, Bezzecchi, Binder... persino Acosta che è un rookie, ma può vincere, in fondo l'ho fatto io stesso. Per me questa stagione sarà una bella sfida, dovrò imparare molto su questa Ducati, perchè al momento il modo in cui guidavo la Honda non va bene per questa moto".

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