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Motociclisti vs Ciclisti: con la primavera si ripropone il problema di una convivenza difficile

Esaminiamo alcuni atteggiamenti tipici e situazioni di pericolo varie...

Moto - News: Motociclisti vs Ciclisti: con la primavera si ripropone il problema di una convivenza difficile

La primavera è arrivata e la voglia di godersi le belle giornate affiora puntualmente. Chi avesse deciso di lasciare la moto in box per l’inverno, dovrà riattivare l’assicurazione e fare un po' di manutenzione ordinaria, tirare fuori giacca, guanti e casco, ma soprattutto: armarsi anche di tanta pazienza. Sì, perché potreste incontrare molti ciclisti sulla vostra strada.


Un film già visto


Motociclisti vs ciclisti è un film già visto. Moto e bici non sempre riescono a convivere in armonia e spesso si arriva ad assistere a veri e propri duelli. Alzi la mano chi non ha mai incontrato il “classico muro” di ciclisti davanti a sé oppure chi non si è mai visto invadere la propria carreggiata in piena curva. I problemi in strada possono essere tanti ed allora proviamo ad analizzare quegli atteggiamenti tipici dei ciclisti che possono far rizzare i capelli in testa ad un motociclista.


Il “classico muro” di ruote


Una delle diatribe più accese tra motociclisti e ciclisti sulle strade è quando i secondi, affiancati gli uni agli altri, formano una sorta di “muro” invadendo l'intera carreggiata e non lasciando spazio al sorpasso, in particolare dove la linea di mezzeria è continua. In queste occasioni, spesso, gli animi dei centauri potrebbero scaldarsi fino a spingerli a tentare manovre pericolose. Per questo è necessario mantenere la calma. Spesso i ciclisti non si rendono conto che anche loro devono rispettare il codice della strada e che la bicicletta è un mezzo di trasporto esattamente come gli altri.


L’invasione di corsia


Un’altra manovra decisamente pericolosa, tipica dei ciclisti, è l’invasione della corsia opposta. Una manovra molto pericolosa. Infatti, lo scontro frontale con un altro veicolo, auto o moto che sia, potrebbe avere conseguenze piuttosto tragiche. Dire ad un motociclista di fare attenzione ad una possibile invasione di carreggiata è praticamente impossibile. Su alcuni particolari tratti di strada, però, come tornanti di montagna o curve con bassa visibilità, anche noi riders dovremmo essere più prudenti, così da evitare “contatti” indesiderati che potrebbero minare la nostra incolumità.


Quando credono di essere un pedone


Alcuni pericoli potremmo poi averli anche nella quotidiana “giungla” cittadina, mentre andiamo o rientriamo dal lavoro. Non vi è mai successo di incontrare un ciclista che crede di essere un normale pedone attraversando la strada sulle strisce pedonali? Con la differenza che sono molto più veloci e imprevedibili di un pedone.Purtroppo ciò accade sempre più spesso, costringendo noi motociclisti a stare davvero molto attenti nel tentativo di non farci male oppure di farne a questi “indomiti” del pedale. 


Va detto anche che spesso sono i nostri, di comportamenti, a rappresentare un potenziale rischio... occhi aperti, quindi, e sale in zucca. C'è spazio per tutti, utilizziamolo al meglio!

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