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MotoGP, Bagnaia: “Grazie alla Sprint ho capito come andare più forte con la GP24”

“Ho attaccato sin dai primi giri perché sapevo di avere la velocità e il potenziale per mantenere un gap con gli avversari. Vincere è sempre fantastico, ma la cosa più importante era capire la moto con gomme usate”

MotoGP: Bagnaia: “Grazie alla Sprint ho capito come andare più forte con la GP24”

Tra i problemi di venerdì e il quarto posto nella Sprint, non era partito nel migliore dei modi il primo fine settimana dell’anno di Francesco Bagnaia. Come ci ha più volte abituato nella passata stagione, però, il due volte iridato ha completamento ribaltato la situazione alla domenica, andando a prendersi il successo del GP del Qatar, e la vetta della classifica iridata, dominando dal primo all’ultimo giro di gara.

“Era molto importante cambiare un po’ la strategia nei primi giri rispetto a ieri. Ho provato a essere un po’ più aggressivo, perché sapevo che la mia prestazione e il mio potenziale erano abbastanza buone da permettermi di gestire un gap se fossi riuscito a essere al comando già nelle prime tornate ha affermato Pecco, spiegando la sua strategia di gara: “Volevo attaccare nei primi giri per cercare di essere davanti, con l’aria pulita. Ieri, quando ero dietro, ho fatto due giri in 1’52”0 e 1’52”1 e dopo quei due passaggi ho iniziato ad avere problemi con la gomma posteriore. Dovevo essere più più dolce e tranquillo con il posteriore e l’abbiamo capito grazie alla Sprint. Non è la prima volta che teniamo un ritmo simile a quello della Sprint ma senza avere problemi con le gomme. Dobbiamo rifletterci in vista delle prossime gare”.

Grazie all’esperienza acquisita nella gara breve, e al lavoro del team Lenovo Ducati, il piemontese è riuscito infatti a lasciarsi alle spalle i problemi di chattering e di surriscaldamento della gomma posteriore accusati sabato.

“La Sprint di ieri è stata sicuramente una buona lezione per cambiare l’approccio con cui ottenere la prestazione con la nuova moto e ha funzionato. Sono contento perché siamo riusciti a capire subito come migliorare la situazione e questo mi dà grande motivazione in vista della prossima gara a Portimao. Devo ringraziare la mia squadra perché ha lavorato tanto tra ieri sera e questa mattina per migliorare un pochino l’assetto per la gara. Ha funzionato anche questo e nel complesso è stato il modo migliore per iniziare l’anno - ha detto Pecco - Ho guidato in maniera differente e ho trovato la performance in modo leggermente diverso e ha funzionato per le vibrazioni, perché oggi le ho avvertite leggermente soltanto in una curva negli ultimi due giri. Ho lavorato bene e forse a Portimao non avremo questo genere di problema perché si tratta di un tracciato con un grip completamente diverso, ma sappiamo perfettamente in che direzione andare nel caso succeda ancora”.

Del resto, nemmeno ieri il piemontese sembrava essere preoccupato dalla situazione.

Ero tranquillo perché sapevo il nostro potenziale e sapevo di aver un po’ esagerato nei primi giri della Sprint, ma quando parti dietro purtroppo ogni tanto fai più fatica. Ieri mi è mancato un po’ lo spunto, altrimenti sarebbe potuta essere una gara simile a questa. Abbiamo gestito meglio la pressione della gomma e fatto tutto un po’ meglio. Era il primo weekend di gara, la prima volta in cui ci trovavamo in una situazione simile e bisognava studiare il tutto” ha sottolineato Bagnaia, che in gara è riuscito a mantenere concentrazione e costanza nonostante la pressione di Binder, che lo ha pedinato per tutta la gara. 

“La moto aveva il potenziale per andare più veloce e girare in 1’52”1, ma non sarebbe stato utile perché un giro del genere avrebbe potuto compromettere tutto - ha spiegato - Per questo ho semplicemente cercato di essere il più costante possibile e ogni volta che vedevo che Brad guadagnava due o tre decimi abbassavo di qualche decimo il giro successivo per riaprire leggermente il gap. Ho cercato di gestire al meglio la gomma posteriore in ingresso curva perché in questo modo era più facile amministrare il gap e ha funzionato perfettamente”.

Le performance di Binder e della KTM non hanno stupito il ducatista, che ha già cominciato a farsi un’idea dei valori di questa stagione. 

“Sono stati forti. Lavoravano sul passo gara dai test e mi aspettavo sarebbero andati così. Senza il suo duello con Martin forse avrei spinto più giri per allungare maggiormente, ma secondo me i passi si equivalevano abbastanza, anche se noi avevamo qualcosina in più - ha affermato - Secondo me i valori in campo si potranno vedere dopo due o tre gare, perché Portimao e Aaustin sono piste che danno abbastanza un’idea dei valori. Vedremo, ma sono abbastanza convinto che Ducati, KTM e Aprilia saranno sempre della partita. Oggi non so cosa sià successo all’Aprlia, che è un po’ mancata, ma abbiamo visto che possono esserci alti e bassi così”.

Parlando poi di Marc Marquez ha aggiunto: “Ha fatto certamente un ottimo lavoro e ha chiuso quarto. È Marc Marquez, otto volte campione del mondo, quindi mi aspettavo che sarebbe stato competitivo. Non so se sarà un contendente al titolo, ma sarà certamente uno dei rivali. Staremo a vedere”.

Con il successo odierno Pecco ha raggiunto Barry Sheene come numero di vittorie nella classe regina“Mi sembra un gran complimento” ha affermato, prima di raccontare quanto sia stato importante per lui aprire l’anno con un successo: “È molto importante per i punti e il campionato ma non era assolutamente fondamentale, perchéla stagione è lunghissima e abbiamo ancora 40 gara. A volte rischi un po’ troppo per vincere, quindi era importante per la motivazione in vista delle prossime gare, ma la cosa fondamentale era riuscire a capire meglio la moto con gomme usate, perché nei test in Malesia e qui il livello di grip era talmente elevato che era difficile avere un calo della gomma dopo 20 giri. Questa è stata la prima volta che avevamo questo genere di sensazioni ed era importante riuscire a capirle. È sempre fantastico e importante vincere, ma sono più felice per aver capito come performare con questa moto”.

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