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MotoGP, Rivola boccia la SBK: "Difficile che ci torneremo in tempi brevi"

Il CEO della Casa di Noale non è d'accordo con l'attuale regolamento: "E' una MotoGP di serie B". E poi non manca di criticare la direzione che vorrebbe prendere Dorna per la classe regina: "Limitare la velocità non ha senso".

MotoGP: Rivola boccia la SBK:

Massimo Rivola è stato chiaro. Molto difficilmente vedremo l’Aprilia misurarsi in SBK, o perlomeno in tempi brevi. Il motivo è da ritrovarsi nelle attuali dinamiche della categoria dedicata alle derivate di serie che mal si accordano con le strategie della Casa di Noale e con le caratteristiche della sua moto.

In particolare, il nocciolo della questione riguarda i regolamenti. Attualmente le MotoGP sono molto più veloci delle Superbike, ma si sta discutendo della possibilità di limitarle per diminuirne la pericolosità. All’opposto nel campionato dedicato alla derivate, organizzato anch'esso dalla Dorna, la volontà è oggi quella di imitare la top class. 

A mio avviso rendere le MotoGP più lente non è una mossa intelligente, innanzitutto perché non possiamo essere meno competitivi rispetto alle Superbike – ha affermato a Speed Week il manager faentino -  In secondo luogo dovrebbe essere introdotto un tetto di spesa per le moto di serie, perché è ridicolo permettere a mezzi da 45mila euro di lottare contro altri da 25mila”.

Allo stato attuale, dunque, risulta impossibile la partecipazione alla Superbike.  “Non siamo interessati ad entrarci in quanto sembra una versione B della MotoGP. Quando ci sarà un giusto regolamento, però, ne saremo ben felici”, ha quindi considerato il 52enne, puntando il dito contro Ducati, rea di fare da burattinaia sia per quanto riguarda l'evoluzione delle moto, sia per il loro prezzo.

"L'unico futuro che vedo per la Superbike è quello di seguire le regole della Superstock - ha infine aggiunto - Di conseguenza dovrebbero continuare a mantenere il nome togliendo soltanto le frecce e gli specchietti retrovisori all'equipaggiamento. Questo è il messaggio che un po' tutti i costruttori vogliono inviare perché l'obiettivo è quello di vendere le moto".

 

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