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Pharaons Rally 2011: Andrea Mancini, il debutto

Correrà in sella all'Aprilia 450 del Team Giofil

Moto - News: Pharaons Rally 2011: Andrea Mancini, il debutto

Per chi non conoscesse Andrea Mancini, basta soltanto ricordare che ha vinto il Campionato Motorally Raid TT 2011, in sella ad una Husqvarna, con 31 punti sul secondo classificato, Paolo Ceci. Il campione, sarà al via del prossimo Pharaons Rally 2011, la gara egiziana in programma dal 3 all’8 ottobre, valida anche come ultima manche del Mondiale Cross Country. Quello che è considerato giustamente il più forte pilota italiano di rally, non ha mai avuto la possibilità di gareggiare a livello internazionale, se si escludono le partecipazioni al Sardegna Rally Race, dove il perugino è stato l’unico pilota in grado di impensierire i mostri sacri della disciplina, Marc Coma e Cyril Despres.

Il progetto di far correre Mancini in Africa nasce dalla volontà del Comitato Motorally FMI che da qualche anno sta studiando la possibilità di far avvicinare i piloti alle competizioni internazionali. Se a livello italiano funziona ottimamente da anni la Scuola Federale Motorally, il passo successivo è sempre stato più difficile, per le tante problematiche, economiche in primis, che comportano le competizioni nel deserto. Così da un lato abbiamo fiorenti campionati nazionali che riscuotono un successo crescente, ma la formazione dei nostri piloti per il grande salto internazionale, che vorrebbe portare ad avere un degno erede del grande Fabrizio Meoni, è sempre stato un percorso difficile da intraprendere.

Negli ultimi mesi si è così materializzata l’opportunità di sostenere la partecipazione di un nostro pilota e la Federazione Motociclistica Italiana ha abbracciato con entusiasmo il progetto, offrendo un concreto supporto alla partecipazione di Mancini.

Andrea correrà in sella ad una Aprilia 450, messa a disposizione dal Team Giofil, vestirà i colori del Team Virgin Radio e sarà seguito nella sua avventura da Fabrizio Carcano, questa volta in veste di tecnico Federale, che seguirà passo passo il pilota, a cominciare da un corso "accelerato" sull’utilizzo della strumentazione obbligatoria nelle gare desertiche, il GPS unico e l’Iritrack, il sistema di monitoraggio satellitare dei piloti.

Mancini sarà al Pharaons soprattutto per imparare, ma siamo sicuri che, appena prese le misure con i terreni desertici e le prime dune, sarà un cliente pericoloso per tutti. Nessuna ambizione di risultato per un debuttante, ma la consapevolezza che le doti di Mancini, se correttamente indirizzate, potranno fare di lui un futuro campione anche nel deserto e… chissà… un giorno anche alla Dakar.

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