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Dopo un precampionato costellato di problemi, Michael Ruben Rinaldi è tornato a recitare un ruolo da protagonista, inserendosi nella lotta per il podio dell’ultima gara weekend a Phillip Island. Rimasto in scia al leader Alvaro Bautista per gran parte della corsa, l’alfiere del team Motocorsa sembrava avere tutte le carte in regola per contendere il successo al suo ex compagno di squadra. Dei problemi con il degrado della gomma posteriore hanno però rovinato i piani a Rinaldi, come ha raccontato lui stesso al termine di Gara 2, mostrando le condizioni in cui è giunto al traguardo il suo pneumatico.
Rinaldi: “L’asfalto del circuito avrebbe stressato anche le gomme di un camion”
“Quest’anno sin dal primo test abbiamo avuto molti problemi. Ho passato più tempo al box piuttosto che in pista, lavorando con i tecnici per capire cosa stesse succedendo. Qui a Philip island il venerdì abbiamo ingranato, ed è stato quindi solo quello il primo giorno utile per lavorare sul set up” ha scritto sui social il 28enne, raccontando il suo avvio tutto in salita con i colori della squadra di Lorenzo Mauri.
Una situazione che ha andata progressivamente migliorando. Tanto da permettergli di arrivare a lottare per le posizioni che contano.
“Oggi abbiamo fatto uno step! Mi sono divertito, studiando Alvaro per molti giri per poi attaccarlo sul finale, ma a 3 giri dalla fine qualcosa è successo alla gomma posteriore (vedi foto in apertura) e quindi mi sono dovuto accontentare della sesta piazza - ha aggiunto - Ci tengo a precisare che Pirelli ha fatto un ottimo lavoro, ma l’asfalto abrasivo del circuito avrebbe stressato anche le gomme di un camion. Ricapitolando, sfiga anche in gara. E vabbè, faccio quello che amo, quando le cose funzionano sono lì davanti e sono sicuro che è solo l’inizio di una bella stagione”.
