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MotoGP, Bagnaia: “Binder? La Sprint porta i piloti ad essere fuori di testa”

VIDEO - “Un pilota non può superarne due sul cordolo come ha fatto Binder, dato che spazio non c’era. Io stavo solo aspettando di attaccare, perché avevo il passo per poter provare a vincere”

MotoGP: Bagnaia: “Binder? La Sprint porta i piloti ad essere fuori di testa”

La Sprint di Pecco Bagnaia a Jerez è durata una manciata di giri. In curva 1 il campione del mondo è infatti finito a terra a seguito dell’entrata di Binder sul cordolo per poi carambolare su Bezzecchi e ritrovarsi sull’asfalto.   

Per il pilota Ducati si tratta del secondo ko dopo quello di un mese fa a Portimao e l’amarezza è grande, se consideriamo che a vincere è stato il leader del Mondiale, ovvero Jorge Martin.

“Ad oggi, in sette gare disputate, sono finito a terra due volte per un contatto e sicuramente non è il migliore inizio di stagione, ma sono dell’idea che la ruota giri per tutti – ha esordito – alla fine la decisione spetta agli Steward e avranno ragione loro dato che è il loro lavoro. A mio avviso però un pilota non può superarne due sul cordolo come ha fatto Binder, dato che spazio non c’era. Avevamo fatto due soli giri e prima del mio c’erano già stati due contatti. Direi che la strategia era oltre il limite”.

A quanto pare la Sprint di Jerez ha riproposto alcune dinamiche già viste ad inizio della passata stagione.
“Siamo tornati su una pista dove lo scorso anno ci sono state due bandiere rosse. Alla fine questa è una pista stretta con curve lente e tutto ciò ti porta ad avere più contatti”.

Da parte di Pecco l’amarezza è grande per l’occasione sprecata.
“La Sprint porta i piloti ad essere fuori di testa. Oggi ero quinto ed ero più veloce di quelli che mi precedevano. Volevo solo capire quando attaccare, ma non ho avuto tempo. Il fatto è che in alcune occasioni diventa difficile superare, perché nella Sprint i sorpassi non vengono calcolati, ci si butta dentro e tocchi l’altro pilota mandandolo largo. Questa è la strategia ed è difficile da gestire, dato che a volte i piloti davanti fanno linee strane”.

Sta di fatto che per Bagnaia il sabato si è rivelato in salita fin dalle qualifiche.
“La qualifica non è andata troppo bene e quando l’asfalto ha iniziato ad asciugarsi ho fatto più fatica. In gara però ero quinto, attaccato al gruppo dei piloti in lotta per la vittoria, ma bisogna averne la possibilità di provarci. Adesso però voglio pensare alla domenica. Domani bisogna partire meglio, cercando di togliersi dalla lotta animalesca che si crea nelle prime fasi, provando poi a fare il proprio ritmo, grazie al quale puoi pensare a vincere”.

L’ultima considerazione riguarda l’aspetto tecnico.
“Qua a Jerez ho fatto un cambiamento importante sulla Ducati in termini di assetto rispetto all’ultima gara. Penso che grazie a questa modifica riesco ad essere competitivo. Inoltre ho deciso di continuare ad utilizzare la forcella versione 2023, la stessa portata in pista ad Austin. La forcella della passata stagione è più corta e mi offre maggiore sostegno rispetto a quella più lunga delle prime gare”.

A raccogliere le sue parole è poi Enea Bastianini.
“Oggi le condizioni erano veramente stranissime, ma me l’aspettavo perché conosco Jerez – ha detto - quando sono caduto alla 5 non potevo farci nulla, nonostante avessi provato ad alzare la moto. Detto ciò non penso di dovermi rimproverare nulla, dato che la caduta era inevitabile. Peccato, perché il podio era alla portata e stavo facendo una bella gara”.

Enea spiega poi l’accaduto.
“C’era una chiazza di umido, che al giro prima era più piccola e poi si è ingrandita. Quando l’ho vista non potevo farci nulla. Pensiamo quindi a domani con l’obiettivo di essere competitivi e valutare la soft per la gara. Voglio essere positivo per il passo avanti fatto quest’oggi e sono dell’idea che le modifiche fatte sulla moto abbiano funzionato”.  

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