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MotoGP, Bezzecchi: “Martin e Vinales sono distanti, ma il mio passo non è male”

“Venerdì positivo, sto lavorando sulla mia guida, per compensare ciò che mi manca in termini di feeling con la moto”, Di Giannatonio: “All’inizio non avevo delle buone sensazioni, ma sono contento di aver centrato la Q2”

MotoGP: Bezzecchi: “Martin e Vinales sono distanti, ma il mio passo non è male”

È stato un venerdì positivo quello vissuto dai piloti del team Pertamina Enduro VR46 Racing Team, sul Circuito delle Americhe, tappa del terzo appuntamento stagionale della MotoGP. Sia Fabio Di Giannantonio, che il suo compagno di squadra Marco Bezzecchi, sono riusciti infatti a garantirsi l’accesso diretto alla Q2, chiudendo la giornata rispettivamente in nona e decima posizione. Un risultato importante per entrambi i piloti in giallo e bianco, soprattutto alla luce delle difficoltà incontrate nelle prime gare dell’anno.

Pur non essendo ancora perfettamente a suo agio in sella alla Desmosedici GP23, il Bez continua a fare progressi e può dirsi soddisfatto per i passi avanti compiuti fino a questo momento.

È stata una giornata positiva per me, a parte per il secondo time attack in cui ho trovato le bandiere gialle, che mi hanno impedito di fare vero e proprio un tentativo. Nonostante ciò sono comunque riuscito a restare in Top 10 e devo dire che sia la sessione del mattino che quella del pomeriggio sono state abbastanza positive”, ha affermato il romagnolo dopo la prima giornata in Texas.

Sensazioni incoraggianti in vista delle Qualifiche e della gara Sprint di oggi, in cui Marco spera di ridurre ulteriormente il suo gap con i primi.

Sono riuscito a fare dei progressi sia per quanto riguarda la moto che la mia guida. Sto cercando di lavorare tanto su questo aspetto, per cercare di compensare con la guida a ciò che mi manca in termini di feeling con la moto e non è andata male - ha aggiunto - Ovviamente, i piloti davanti come Jorge e Maverick sono un pochino distanti, ma il mio passo non è stato male”. 

Di Giannantonio: “L’obiettivo è qualificarsi nelle prime due file”

C’è ancora qualcosina da sistemare anche dall’altro lato del box del team VR46, ma Fabio Di Giannantonio sembra aver imboccato la strada giusta, dopo un complicato inizio.

“Sinceramente, il feeling non era dei migliori, anche se il passo era decente. Al mattino ho faticato soprattutto con l’anteriore, perché avevo parecchio sottosterzo, poi nel pomeriggio mi sono trovato meglio, grazie a una modifica che Munoz ha apportato alla moto e mi ha permesso di essere molto più veloce, specialmente nel passo gara” ha raccontato il romano, entrando un po’ più nello specifico del lavoro compiuto con il suo capotecnico:Abbiamo cambiato qualcosa riguardo il bilanciamento della moto, ma non so ancora bene che cosa, perché io sono uno a cui piace avere tante informazioni, mentre David è il tipo di capotecnico che non dice molto (sorride). Da una parte è una buona cosa, perché ai piloti non serve conoscere troppo, ma dall’altra parte se hai una buona sensibilità e senti una differenza con le modifiche che sono state fatte, sapere in che modo si è intervenuti può permetterti di aiutare la squadra ad arrivare prima alla soluzione giusta. Siamo solo all’inizio e abbiamo ancora bisogno di tempo per conoscerci”.

Al di là di tutto, il Diggia può comunque ritenersi soddisfatto del suo venerdì. Buona base da cui ripartire, per centrare un buon risultato anche in gara.

“In ogni caso sono molto contento per come è andata, anche perché non mi sentivo molto bene subito prima delle prove, avevo un gran mal di testa, quindi sono davvero felice di essere riuscito a centrare l’obiettivo di entrare in Q2 e di aver perfezionato il feeling con la moto - ha sottolineato - Devo migliorare ancora un pochino all’anteriore per stare più vicino ai piloti di vertice, ma al momento direi che abbiamo il potenziale per qualificarci entro le prime due file e costruire una buona gara, partendo da lì”.

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