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Prova BMW F900 GS Adventure: insaziabile!

VIDEO - Uguale ma diversa rispetto alla F 900 GS e con una vocazione ancora più radicale della mangia chilometri. Protezione aereodinamica e il Riding PRO le sue armi vincenti

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di Lello Vaccaro

Sono ancora carico di tutta l'adrenalina alimentata dalla prova della BMW F 900 GS (qui l'articolo e il video), soprattutto nel percorso in fuoristrada, dove si è rivelata davvero sorprendente, ma nello stesso giorno arriva il momento di salire anche in sella alla F 800 GS e F 900 GS Adventure. Si capisce subito che sulla F 900 GS Adventure sarà un andare ben diverso dalla più specialistica F 900 GS, non fosse altro che per la seduta più infossata e il manubrio più basso. Più controllo dell'anteriore?

Vedremo...Innesto la prima e via, poi seconda e terza marcia e quello che sento subito è la risposta meno veemente del motore al comando gas. Sono in riding mode Dynamic Pro e mentre al mattino la F 900 GS mi tirava via frustandomi, qui il discorso è diverso perché c'è soprattutto più peso da spingere. Sono 246 i chilogrammi complessivi con il pieno di benzina e capirete che rispetto ai 219 della F 900 GS, danno il senso della diversità dinamica, anche se il motore è lo stesso, così come il telaio. Quindi cambio approccio, controllo la moto in modo più naturale grazie al manubrio largo e mi godo anche la posizione in sella, con il giusto carico sull'anteriore e l'assenza totale di vibrazioni, che faranno felici quelli che macinano 1.000 chilometri in 1 giorno. Non l'ho ancora guardata a fondo esteticamente, lo farò dopo, anche perché nel frattempo inizia a grandinare e voglio capire quanto feeling mi darà in queste condizioni con il riding mode in Rain e fidandomi delle Metzeler Tourance Next 2 di primo equipaggiamento. 

FAMIGLIA F 800 E 900 DIVERSE TRA LORO

Tutta la prova è stata anche un po' condizionata dalle differenze delle stesse tre moto tra loro. Uguali ma diverse, anche se condividono lo stesso asset tecnico composto da telaio e motore, quello che è cresciuto a 895 cc per arrivare a 105 cavalli a 8.500 g/min e 93 Nm a 6.750 g/min. Valore che sulla F 800 GS si ferma a 87 cavalli a 6.750 g/min e 91 Nm a 6.750 g/min (prezzo a partire da 11.400 euro). Quest’ultima decisamente la moto entry level della famiglia F. Cerchi da 19’’ e 17’’ a razze, 227 Kg in marcia e la sella alta 815 mm, che prevede la possibilità di esser variata tra i 760 e i 845 mm. In più la si potrà scegliere con i due pacchetti Dynamic e Comfort anche se di serie prevede già ABS Pro, Controllo di trazione, 2 riding mode, paramani e manopole riscaldabili.

LA PROVA ANCHE SUL BAGNATO

Sulla F 900 GS Adventure tutto il pacchetto erogazione, ciclistica e gomme riesce a sorprendermi in questo lungo tratto bagnato. E’ pur vero che siamo su un bel pezzo di asfalto drenante, ma quasi non sembra di guidare sull’acqua. La moto è ben salda a terra, offre grip anche nel sovradosaggio del gas e riesce a frenare quasi fosse sull’asciutto. Un comportamento che di certo sarà gradito dai mototuristi e che consentirà loro di coprire lunghi tragitti anche senza condizionamenti meteo. La forcella compie a dovere il suo lavoro, è morbida e veloce nel tornare indietro, per la mia guida bisogna ritardare il ritorno ma è comunque scorrevole e al tempo stesso sostenuta.

Tanto da poter esser guidata anche tutti i giorni in città, a patto che si prendano bene le misure con i fianchi della moto, resi ingombranti anche dalla capienza di 23 litri del serbatoio. Quest’ultimo però è comunque stretto all’attacco della sella, una caratteristica a mio avviso fondamentale per far sì che il pilota agganci bene le gambe e possa sentire tutti i trasferimenti dinamici della moto, oppure imporli. 

COPPIA E MODE PRO PUNTI DI FORZA

Resta la coppia il punto di forza della F 900 GS Adventure, si potrà venire fuori dalla quarta marcia al di sotto dei 50 Km/h senza vibrazioni o indecisioni. Il motore sale progressivo anche dal sottocoppia e sarà un altro valore aggiunto per la guida in souplesse in due e con valigie. Mentre rifletto sull’analisi dinamica che sto facendo della F 900 GS Adventure smette di piovere e passo rapidamente al riding mode Dynamic Pro (con pacchetto Riding Pro). E’ una funzione che aggiunge un bel valore alla guida della moto e va ad aumentare le caratteristiche di utilizzo di cambio, erogazione e spinta del motore, rendendo il tutto più sportivo. Il sistema adegua alla modalità di guida anche l’ABS Pro e il controllo di trazione, oltre a migliorare l’assetto del Dymanic ESA e del Cruise Control.

Un arricchimento notevole che si traduce in termini di sensazioni in un miglioramento del piacere di guida più che avvertibile, ma che però ha un sovraprezzo di 2.370 Euro rispetto al costo iniziale della F 900 GS Adventure che è di 15.400 Euro. Fatto sta che il carattere della moto cambia decisamente, come detto all’inizio non ho la stessa corposità di erogazione di cui ho usufruito sulla F 900 GS, perché lì il peso era decisamente inferiore, ma posso contare comunque su una risposta precisa e lineare del motore al comando gas, fino ad allungare notevolmente. 

ESTETICA RIEVOCATIVA

Sulla F 900 GS Adventure ritrovo linee e grafiche che ricordano la vecchia GS 1150, quella che i giessisti hanno ancora nel cuore (trovarne a buon prezzo). I fianchi, le protezioni carena e la scritta BMW MOTORRAD ai lati alti del frontale me la ricordano tantissimo. Ce ne sono ancora molte che girano in strada ed è sempre un bel vedere ammirarle. Ma abbiamo anche soluzioni moderne sulla F 900 GS Adventure, come il nuovo TFT o i fari full LED e sono anche contento che sia rimasto un unico fanale posteriore.

 

La soluzione delle le luci sdoppiate, come si è voluti sulla R 1300 GS, non riesce ancora a convincermi. Solidi poi i cerchi 19 – 17’’ a raggi tubeless, mentre di serie abbiamo anche i paramani, il paramotore e la protezione della coppa in pieno stile Spirit of GS. E’ la sinuosità delle linee che mi ha convinto, perché tutto è stato ottimizzato pur dovendo affrontare il problema degli ingombri. Insomma un progetto ben lontano dalla F 850 GS che abbiamo imparato a conoscere. La famiglia F ha notevolmente raggiunto l’upgrade che in tanti auspicavano, anche perché forse il precedente modello non è mai del tutto entrato nei gusti dei motociclisti italiani. 

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