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Jorge Lorenzo ne è convinto. Pedro Acosta vincerà almeno una gara questa stagione. Lo spagnolo, subito in grado di entrare in sintonia con una moto più impegnativa come può essere una MotoGP, ha ben figurato nei primi due round del campionato, ottenendo un podio nella Sprint Race di Portimao. Malgrado qualche difficoltà fisica accusata in Qatar, il campione 2023 di Moto 2 ha impressionato tutti per solidità e costanza di prestazione.
Dunque, spingendosi un po’ più in là nelle previsioni il cinque volte iridato ha addirittura individuato l’appuntamento in cui il 19enne riuscirà a fare la differenza.
“Che sia al sabato o alla domenica lo vedo davanti a tutti a Jerez – ha affermato a DAZN indicando come prima data utile fine aprile – Altrove potrebbe piovere, potrebbero esserci di cedimenti tecnici o potrebbero buttare via il successo. Ma sulla pista spagnola credo possa dire veramente la sua. Arriverà più preparato e storicamente la KTM GasGas si comporta molto bene lì, almeno lo scorso anno hanno fatto molto bene, per cui credo sia un’ottima opportunità”.
In Portogallo il pilota di Mazarron è diventato il terzo corridore più giovane ad aver raggiunto la top 3 nella classe regina.
Allora il 36enne lo definì un fenomeno e sottolineò la sua capacità di far divertire gli spettatori. “Ci hai fatto restare in tensione dall’inizio alla fine, con quei sorpassi. La realtà è che hai fatto la storia. Hai un potenziale straordinario – disse parlando direttamente con lui, prima di soffermarsi brevemente sui suoi punti deboli – Ritengo tu debba migliorare in partenza. In più ho notato il saltellamento del posteriore quando entri in curva, probabilmente imputabile alla motocicletta. Anche in ingresso, con il freno motore, mi pare che il dietro scivoli eccessivamente”.
A tale appunto il talentuoso iberico replicò: “Forse ho utilizzato troppo freno motore, specialmente alla curva 15 perché non riuscivo ad avvicinarmi a Bagnaia. Ci sono diversi aspetti da sistemare. Forse nelle ultime battute la moto è diventata un po’ troppo morbida e questo ci ha fatto perdere grip al posteriore, che è fondamentale con tutta questa aerodinamica. Abbiamo fatto progressi in termini di stabilità in uscita, ma c’è ancora del margine. Dobbiamo concentrarci sull’elettronica, in quanto molte delle vibrazioni derivano da quello”.
