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MotoGP, Borsoi: "Pramac ha un'opzione con Ducati fino al 2026 con 2 moto ufficiali"

"Praticamente abbiamo già firmato, dovrebbe cascare il mondo per lasciarli. È un Martin 4.0: sempre sul podio in tutte le gare, l'esperienza del 2023 ci sta aiutando. Morbidelli? Lo vedo presto sul podio, non immaginavo avesse un così grande velocità di adattamento"

MotoGP: Borsoi:

Il 2024 è iniziato sotto il segno del team Pramac. Jorge Martin festeggerà le vacanze pasquali da leader della classifica mondiale e con la soddisfazione aggiuntiva di essere l’unico pilota a essere sempre stato sul podio nelle 4 gare fin qui disputate. La squadra di Paolo Campinoti si sta confermando come una delle migliori del paddock e forse anche per questo motivo nelle ultime settimane sono nate diverse voci che altri costruttori la vorrebbero strappare a Borgo Panigale.

Un’ipotesi che il team manager Gino Borsoi non si limita a respingere al mittente, ma rivela anche che gli accordi per il futuro sono già stati presi. “Le voci nel paddock ci sono e ci saranno sempre, quindi è meglio basarsi sui contratti - sottolinea Gino - Noi abbiamo un’opzione con Ducati a nostro favore per i prossimi 2 anni e siamo molto felici con loro. Praticamente è già tutto firmato, possiamo mettere fine a queste storie. Dovrebbe cadere il mondo perché cambiassimo”.

Avrete due moto ufficiali? C’è chi dice che Ducati vorrebbe darne solo una per team.
Il contratto con Ducati per i prossimi 2 anni prevede di avere anche 2 moto ufficiali, direi che non ci sono molte altre storie”.

Anche il presente vi sorride: Martin non aveva mai iniziato un campionato in MotoGP così bene.
Decisamente. Non eravamo poi andati male nemmeno all’inizio dello scorso anno, ma credo che in quel caso il problema venisse anche dall’adattamento alla moto, non solo da parte del pilota ma anche della squadra. Avevamo fatto un po’ di fatica a capire cosa servisse per migliorare la guida di Jorge con quella moto, cosa che da metà stagione avevamo risolto. Quest’anno siamo anche stati fortunati perché la GP24 ha funzionato benissimo fin dal primo test, una cosa che non è scontata e che quasi mai succede. C’è stato un upgrade non rivoluzionario ma importante che ha funzionato benissimo. È stato un gran lavoro di Ducati, ma anche di Martin che nell’inverno si è concentrato sulla sua preparazione fisica e anche mentale, cosa che lo ha aiutato molto nel gestire bene le gare. Infatti nelle prime 4 siamo saliti sul podio 4 volte: è un Martin 4.0 (sorride)”.

La sconfitta dello scorso anno gli è servita per crescere?
Innanzitutto non la chiamerei sconfitta, ma una gran bella battaglia in cui, ovviamente, alla fine vince uno solo. È stato un campionato bellissimo e duro che siamo riusciti a portare fino alla fine e non era scontato. È stata una lotta che ci ha dato molta esperienza che ci servirà quest’anno, quindi è stato un vantaggio se lo vediamo in prospettiva 2024”.

Come è cambiato Martin dallo scorso anno?
Il suo modo di allenarsi è diverso, ha cambiato l’alimentazione e diminuito il peso. Per esempio, fa molta bicicletta e questo lo aiuta a mantenersi fresco durante la gara. Anche mentalmente, una cosa importantissima in MotoGP perché fanno tantissime cose in sella. Inoltre, c’è stato anche un lavoro mentale che è meglio chiedere a lui”.

Se il 2023 era finito con un testa a testa fra lui e Bagnaia, adesso gli avversari sembrano essere aumentati?
È un bel campionato, sicuramente è interessante per tutti ed è diverso dal solito, con molti attori che possono essere protagonisti in ogni gara. In questo momento, Martin ha dimostrato di avere qualcosa in più rispetto agli altri grazie al grande affiatamento che ha con la moto e con la squadra. Anche noi siamo migliorati nell’approccio al fine settimana, siamo meno aggressivi il sabato per essere più competitivi la domenica. Riuscire a stare davanti con avversari con moto competitive è sicuramente qualcosa di speciale, ti rende ancora più orgoglioso”.

C’è stato qualcuno che ti ha sorpreso?
Sicuramente Acosta, sapevo fosse veloce, ma mi ha lasciato a bocca aperta vederlo gestire in quel modo le gomme già alla sua seconda gara. KTM ha fatto un passo in avanti, si è portata molto vicina a Ducati se non allo stesso livello, vedremo poi cosa accadrà nel resto delle piste. È ancora presto”.

Passiamo a Morbidelli: ha saltato tutti i test invernali e c’è chi lo critica.
Criticare è sempre un grande errore, soprattutto per chi guarda le gare da casa non sapendo cosa succede all’interno di una struttura. Sono commenti da bar che è sempre meglio evitare. Morbidelli è un gran pilota che ha dimostrato di avere una velocità importante a Portimao, senza la caduta in seguito al contatto con Mir, avrebbe potuto finire tra il 7° e l’8° posto, ne sono convinto. Ha fatto dei giri in cui girava a 3 decimi da Martin, significa che la velocità c’è. Bisogna considerare che ha fatto 6 giorni su questa moto, mentre gli altri 5 di test e 2 GP”

Sei soddisfatto di lui?
In Qatar, nella Sprint era arrivato a 24 secondi dal primo, la domenica, sulla doppia distanza, ha avuto lo stesso gap: vuol dire che lo ha dimezzato. A Portimao nelle libere è stato nei primi 10 quando non nei primi 5, poi c’è stata una scivolata che ha complicato le cose. Il suo risultato di domenica in Portogallo non è da sottolineare, ma lo è il suo ritmo, soprattutto considerando che quando sei in fondo è normale che a un pilota scenda la catena. Franco, invece, è rimasto concentrato e arriverà presto davanti. Non sono preoccupato, anzi non mi immaginavo una tale velocità di apprendimento”.

Quindi c’è ancora posto per lui in Pramac nel 2025?
Lo do sul podio a breve. Prima di dire che un pilota con questa possibilità sia fuori dal team, è meglio riparlarne più avanti”.

Liberty Media sembra a un passo dal comprare la MotoGP, è il cambiamento che serviva?
Non lo posso dire io, non ho l’idea di cosa voglia fare. In Formula 1 ha fatto un gran lavoro e credo che, se acquistasse la MotoGP, darebbe uno spunto in più, speriamo nella direzione corretta. F1 e MotoGP sono sport con caratteristiche diverse, dovranno capire cosa serve al motociclismo e non ripetere semplicemente quando fatto nell’automobilismo. Immagino comunque che abbiano l’esperienza necessaria per portare avanti le cose nel modo giusto”.

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