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SBK, QJ si presenta a Barcellona: “Nel 2026 vogliamo correre in Superbike”

“Il nostro è un programma articolato su quattro anni e prevede tre fasi. La SRK 800 RR è una moto stradale, nata per divertirsi, ma siamo qua per acquisire competenze e conoscenza da utilizzare nel racing”

SBK: QJ si presenta a Barcellona: “Nel 2026 vogliamo correre in Superbike”

A Barcellona inizia l’avventura di QJ nel paddock delle derivate di serie. In attesa che la moto ottenga la definitiva omologazione, il brand cinese ha mosso i primi passi, scendendo in pista per affrontare il suo primo weekend di gara nella SuperSport con Raffaele De Rosa.

Al termine della FP1 i vertici dell’azienda si sono presentati ai media assieme a Gregorio Lavilla, numero uno del Campionato, e Manuel Puccetti, a cui è stato affidato l’incarico di gestire la squadra: “Ovviamente siamo molto felici di iniziare questa avventura – ha detto il racing manager Yang Yongqi – il nostro è un programma di lavoro articolato su quattro anni e prevede tre fasi. La prima fase è quella attuale, ovvero entrare nel campionato e capirne tutte le dinamiche, andando quindi ad acquisire conoscenze e competenze. Sappiamo bene che non sarà facile, perché in questa SuperSport ci sono Case di spessore con una vasta conoscenza . Nel 2025 vorremmo poi compiere un passo avanti, ovvero portare in pista una moto che possa lottare per il podio e ampliare la nostra struttura. Infine l'ultimo tassello è rappresentato dal 2026, ovvero entrare a correre in Superbike”.

Parole chiare e trasparenti quelle pronunciate dal management, che come ben sappiamo si affida a Manuel Puccetti: “La SRK 800 RR è una moto stradale, nata per divertirsi – ha proseguito Yang Yongqi – ovviamente è una moto giovane, ma come detto siamo qua per acquisire competenze e conoscenza da trasportare poi nel racing. Lo scorso anno abbiamo iniziato a parlare con Dorna di questa possibilità, mostrando forte interesse per la categoria. Al momento il processo di omologazione non è ancora terminato, però vogliamo concluderlo presto con l’obiettivo di velocizzare lo sviluppo”.

C’è quindi fiducia e consapevolezza per questa nuova sfida: “Lo scopo della nostra partecipazione al Campionato è quello di far conoscere QJ a tutto il mondo – ha concluso il racing manager – come detto la nostra moto è ancora vicina al modello di serie, ma la stiamo sviluppando sempre di più per renderla da corsa. Come ben sapete siamo già nel Motomondiale al fianco di Gresini, perché la MotoGP è conosciuta in tutto il mondo. Ora vogliamo proseguire su entrambi i fronti”.     

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