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MotoGP, Martin: "Il mio tempo in Pramac è al termine, dopo 4 anni cerco l'ufficiale"

"Ma non dipende da me. Spero di raggiungere presto un accordo con Ducati che soddisfi entrambi. Il mio rivale per la sella ufficiale? nè Bastianini nè Marquez, l'importante è vincere e Pecco ora è il migliore". Poi su Aldeguer in Pramac: "è un talento ed un amico, se lo merita

MotoGP: Martin:

Il primo assaggio di campionato è stato più che positivo per Jorge Martin, vittorioso nella prima sprint sul circuito del Qatar e terzo sul podio alla domenica. Tre i punti di distacco dal campione in carica, che riaccendono una sfida che ha tutte le caratteristiche di una rivincita personale per lo spagnolo nei confronti di Bagnaia. Una rivincita non solo a livello personale in ottica titolo, il campionato è appena agli inizi, ma anche in vista di un obiettivo altrettanto importante: la tanto agognata seconda sella nel team ufficiale Ducati.

Perchè se è pur vero che in Pramac Jorge Martin ha accesso ad una GP24 con le medesime prestazioni del suo diretto rivale, per un pilota la sella ufficiale ha comunque quel fascino, quel prestigio e quel trattamento che fanno la differenza, e lo spagnolo sembra essersi ormai stancato di attendere, forte degli ottimi risultati nella scorsa stagione. In questa sua personalissima sfida, col mercato piloti che ha già sganciato le sue prime bombe, come la firma di Aldeguer in Pramac per il 2025, lo spagnolo dovrà comunque vedersela con due teste di serie: Bastianini ed il neo-ducatista Marc Marquez. La stagione 2024 in casa Ducati promette scintille, e non solo in pista.

"In Qatar abbiamo iniziato bene, difficile fare previsioni qui a Portimao - interviene lo spagnolo - lo scorso anno abbiamo ottenuto un buon risultato, il passo era buono. Sicuramente è uno dei circuiti più difficili in cui il pilota può fare davvero la differenza perchè ci sono molti cambi di elevazione, bisogna saper gestire bene il gas ed evitare gli impennamenti con l'anteriore. Con questo non dico che la moto sia secondaria, ma sicuramente ha un impatto minore che su altri circuiti. Nel complesso siamo in un'ottima forma, e anche se ho avuto qualche difficoltà con la GP24 sono convinto che stiamo lavorando nella giusta direzione per migliorare le sensazioni sulla moto".

Nella scorsa gara la strategia di Pecco fu di attaccare sin dai primissimi giri. Rivedrai il tuo modo di affrontare la gara qui a Portimao?
"In Qatar ho optato per un inizio di gara più calmo, ma sembra che Pecco abbia optato per la scelta opposta. Siamo molto vicini in termini di prestazioni ed essere lì davanti ovviamente è un vantaggio, ma ogni gara va affrontata singolarmente, molte sono le variabili, dal tracciato al meteo, alla pressione delle gomme, e in tutto ciò bisogna analizzare anche ciò che pensi faranno i tuoi avversari. Qui a Portimao però non avremo il problema di dover gestire troppo le gomme, quindi se non avremo quel problema di vibrazione potremmo tentare un approccio diverso".

E' notizia di pochi giorni fa della firma di Fermin Aldeguer con Pramac dal prossimo anno. Cosa ne pensi di questa decisione e come ti spieghi questa abbondanza di piloti spagnoli in MotoGP?
"Voglio congratularmi con Fermin, è un buon amico e penso se lo sia meritato. La sua situazione è simile alla mia, anche lui arriverà in Pramac con una moto factory. Quanto all'abbondanza di spagnoli.. forse è merito dell'ottimo meteo che abbiamo in Spagna! - scherza - in realtà abbiamo delle ottime scuole e moltissimi piloti vengono da noi per allenarsi, e questo contribuisce a far crescere molti talenti".

Con le firme di Pecco ed Aldeguer le selle a disposizione in Ducati si sono ridotte, ti sei già dato un limite per decidere sul tuo futuro?
"Non dipende da me, quello che posso fare è cercare di dare il massimo sulla moto, e spero di poter raggiungere con Ducati un accordo che renda entrambi soddisfatti. E' chiaro però che il mio tempo in Pramac penso stia volgendo al termine, dopo quattro anni vorrei puntare ad un team ufficiale o perlomeno voglio provarci. In Qatar ho mostrato le mie potenzialità e ho ancora molto tempo per dimostrarlo ancora, quindi penso sia  presto per parlare già del mio futuro in questo momento".

Al momento per la seconda sella nel team Ducati ufficiali preferiresti vedertela con Bastianini o con Marc Marquez?
"Vedremo cosa succederà durante l'anno, alla fine dei giochi voglio soltanto vincere, ed in questo momento il miglior pilota Ducati è Pecco che sta facendo meglio di me. C'è ancora tempo per pensarci, sono tranquillo ed il mercato piloti è appena iniziato e la situazione cambia in continuazione".

L'Aprilia ed Aleix avevano dato un'ottima prova di forza nella sprint in Qatar. Li vedi tra i rivali principali quest'anno?
"Penso siano molto forti, lo avevamo visto già nei test in Malesia durante la simulazione di gara, e lo hanno dimostrato anche in Qatar durante la sprint. Sul finire di gara se Aleix avesse avuto altri tre giri avrebbe vinto, mentre la domenica hanno avuto dei problemi. Sicuramente in questo momento le tre case europee sono in vantaggio".

Quanto è distante la GP24 dalla GP23 in termini di decimi sul giro?
"Ho avuto difficoltà a decidere durante i test, perchè sotto alcuni aspetti sono molto simili. Sicuramente è positivo che io e Pecco abbiamo la stessa base, questo mi permetterà di lottare con lui alla pari. La Ducati ha fatto dei piccoli passi avanti ma è difficile quantificarli in termini di decimi sul giro, le variabili sono moltissime".

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