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Ciabatti: "Ducati non ha un piano per la Dakar, ma meglio essere pronti"

L'ex Direttore Sportivo di Ducati Corse inizia il 2024 con una visita interessata alla maratona: "Abbiamo il motore giusto, adattabile alla Dakar. Marquez? Tiene basse le aspettative ma sarà competitivo"

Dakar: Ciabatti:

Paolo Ciabatti ha iniziato una nuova fase della sua carriera, dopo essere stato artefice, nel ruolo di Direttore Sportivo di Ducati Corse, dei recenti trionfi della Casa di Borgo Panigale in MotoGP e SBK. Adesso è l'off road il suo terreno di gioco ed è stato incaricato di traghettare il marchio in questo difficile mondo anche in gara. Lo vedremo qualche volta nel paddock della MotoGP, ma il suo impegno sarà tutto dedicato alla nuova 450 bolognese che Tony Cairoli sta sviluppando.

Non è dunque strano che si trovi adesso alla Dakar e che abbia parlato con i colleghi di Marca proprio di un possibile futuro di Ducati anche nella classica nel deserto. Oggi non c'è un vero piano per la Casa italiana alla Dakar, ma non sono affatto esclusi per il futuro. 
"Ho degli amici qui e gli organizzatori mi hanno invitato - ha spiegato Ciabatti - È sempre importante vedere come si evolve la Dakar perché avremo una moto da 450 cc per il motocross e svilupperemo anche la versione enduro. In Ducati non esiste un progetto Dakar vero e proprio, ma sapere come sta evolvendo la gara e capirla un po' di più è sempre positivo nel caso in cui, eventualmente, dovesse nascere un piano per il futuro... che in questo momento non è sul tavolo".

Il debutto della Ducati motocross avverrà tra pochi giorni. 
"La prossima settimana, il 22 gennaio, presenteremo, insieme a MotoGP e Superbike, il motocross 450, che quest'anno parteciperà al campionato italiano motocross. La metteremo sul mercato nella seconda parte del 2025 e quell’anno disputeremo anche il Campionato del mondo MX. Il motore, in linea di principio, è adattabile alla Dakar. Come ho detto, non c'è un piano, non c'è un progetto... ma è sempre bene sapere cosa succede nelle diverse categorie".

Naturale poi la domanda su Marc Marquez, che nel 2024 correrà con Gresini rischiando di stravolgere i valori in campo.
"È un pilota eccezionale, che ha vinto sei campionati del mondo MotoGP e otto nella sua carriera agonistica. È uno dei migliori nella storia del nostro sport. Ad eccezione di Zarco, tutti rimarranno con la Ducati nella stagione 2024 e lui è un altro pilota che sono sicuro sarà super competitivo e penso che lotterà anche per il campionato del mondo. Forse Marc sta tenendo basse le aspettative, ma penso che si adatterà alla moto molto velocemente".

Con l'arrivo di Marc in rosso, si complicano anche i piani per il futuro con tutti i contratti dei big in scadenza quest'anno. 
"I top rider non hanno contratti per il 2025, finiscono tutti nel 2024, compreso Pecco. Credo che la priorità della Ducati sarà rinnovarlo. È un due volte campione del mondo, un pilota velocissimo che ha saputo gestire anche una situazione molto difficile dopo la caduta a Barcellona. Penso che il mercato sia abbastanza aperto. Mi sembra difficile che tutti gli attuali piloti possano restare con Ducati nel 2025. Anche Jorge Martìn lo ha detto chiaramente: che se non potrà entrare nella squadra ufficiale cercherà di vedere se ci sono altre opportunità, ma questo dipende dalla competitività di ciascun produttore. Se fornisci una moto per vincere ai piloti, anche se non fanno parte della squadra ufficiale, hai più possibilità di essere scelto. Sarà interessante, lo osserverò un po' dall'esterno, ma sempre un po' coinvolto, perché le corse sono nel mio cuore".

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