Tu sei qui

SBK, Bautista: "Meglio aiutare gli altri, piuttosto che penalizzare me e Ducati"

"Nella vita quando fai un buon lavoro di solito ricevi applausi, qui sei penalizzato. Non la capisco, ma è la mentalità di questo campionato. Una regola fatta per penalizzare me, avrei preferito le concessioni ai rivali"

SBK: Bautista:

Alvaro Bautista si prepara a difendere il numero 1 conquistato sia nel 2022 che nel 2023 in sella alla Ducati Panigale V4 in SBK. Lo spagnolo ha spesso parlato dell'ipotesi di fermarsi a fine 2024 e le decisioni prese da chi stende i regolamenti di certo non aumenteranno la sua voglia di continuare. La scelta di stabilire una zavorra tenendo presente il peso medio dei piloti in SBK è ovviamente indirizzata a Bautista, alla necessità di interrompere il suo dominio. Una decisione che però non è stata mai presa in termini simili quando a dominare era Jonathan Rea con la sua Kawasaki. 

Ma questa è un'altra storia e lo spagnolo in questa stagione dovrà superare anche questa difficoltà per confermarsi campione e magari trovare la voglia di andare oltre il 2024. In una bella intervista rilasciata ai colleghi di Crah.net, Alvaro ha fatto il punto sulla situazione, spiegando anche le differenze tecniche tra MotoGP e SBK. Lo spagnolo ha infatti partecipato al Gran Premio di Sepang come wild card, ma in condizioni tutt'altro che perfette dal punto di vista fisico per via del brutto volo nei test SBK a Jerez al termine della stagione. 

"Le Superbike sono le moto più pesanti nel racing - ha spiegato lo spagnolo - Sono circa 11/12 chili più pesanti di una MotoGP. La moto è già troppo pesante. Io sono piccolo e leggero, quindi per me non è facile guidare questo tipo di moto. Per me è più facile guidare una MotoGP perché ho più controllo. Già questa moto è più difficile e quando si aggiungono sei o sette chili in più, ma ora con più chili è più difficile da guidare. Dobbiamo trovare piccole modifiche di assetto quando arriviamo in pista. L'assetto che avevamo l'anno scorso era perfetto, ma ora dobbiamo fare qualche aggiustamento per poter essere più veloci in certe piste, altrimenti non troviamo l'assetto corretto. È sempre più difficile guidare una moto più pesante. Per me sarà più difficile e più pericoloso".

Una problematica che investe anche il tema sicurezza secondo lo spagnolo. 
"In caso di caduta, la moto avrà bisogno di più spazio per fermarsi e di una maggiore spazio di fuga. In molte piste siamo già al limite con gli spazi di fuga, e ora con una moto più pesante abbiamo bisogno di più spazio. Penso che la regola non sia giusta. Già faccio molta fatica con questo tipo di moto, ma tutti la accettano tranne me".

Una regola che Bautista proprio non digerisce. 
"Non è giusto aggiungere altro peso. Alla fine, la regola non è fatta per me, ma per il campionato, ma io sono l'unico pilota che deve mettere peso sulla moto. Sono l'unico pilota penalizzato da questa regola. E per me non è giusto che, se io e la Ducati lavoriamo duro e bene e arriviamo a una buona prestazione, sia giusto penalizzare il buon lavoro. Capisco che vogliano fare un campionato molto competitivo, ma credo che sia meglio aiutare gli altri Costruttori o gli altri piloti come hanno fatto in MotoGP con qualche concessione. Per migliorare il loro livello insomma, non per penalizzare le nostre prestazioni. Se le mie prestazioni sono elevate, perché abbassarle per pareggiare il campionato? No! Bisogna aiutare gli altri ad arrivare alle mie prestazioni".

Bautista non si nasconde insomma. 
"Sono arrabbiato perché non è giusto che ti penalizzino quando fai un buon lavoro. Nella vita, quando fai le cose bene la gente ti deve applaudire. Qui, se fai un buon lavoro, devi scendere e peggiorare. Non capisco, ma è la mentalità di questo campionato. È un po' strano".

Articoli che potrebbero interessarti