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MotoGP, Vinales: "ero al limite del potenziale di questa Aprilia già al venerdì"

Lo spagnolo chiude la sprint 6° dietro a Bagnaia. "Le Ducati al sabato migliorano anche di un secondo, noi solo di pochi decimi. Sono otto Ducati contro due Aprilia, spero avremo quattro moto ufficiali. Conosco il mio livello, porterò l'Aprilia alla vittoria, è solo questione di tempo"

MotoGP: Vinales:

Vinales chiude il sabato di Lusail con un sesto posto dietro alla Ducati di Bagnaia, in un weekend non facile in cui l'Aprilia fatica a interpretare le condizioni di un tracciato in cui l'aderenza e l'usura delle gomme saranno le chiavi di lettura per la gara sulle lunghe distanze. Lo spagnolo sembra ormai aver le idee chiare sui punti di forza e sulle debolezze della creatura di Noale, che rispetto alle Ducati di Borgo Panigale fatica di più a limare quei decimi così fondamentali per potersi affermare in qualifica.

"Non è stato facile cercare di passare Pecco - interviene Maverick - non so se il caldo c'entri qualcosa ma le loro moto sono migliorate di due secondi. Oggi è stata comunque una buona occasione per ottenere dati importanti per lo sviluppo, specialmente per il comportamento della moto a centro curva. Abbiamo tirato fuori il massimo dalla nostra moto, girando sull'1'53 , sono molto motivato per la gara di domani".

Cosa manca in qualifica alle Aprilia?
"L'accelerazione ed un pizzico in più di potenza aiutano sempre in qualifica. Il problema è che ho raggiunto Il limite della moto già al venerdì - sentenzia secco lo spagnolo - ero già vicino al potenziale della moto, dobbiamo alzare l'asticella di questo potenziale. Specialmente a Sepang e qui abbiamo capito meglio quale sia il problema nell'equilibrio della moto. Ora è solo questione di analizzare il tutto, osservare tutti i dati e lavorare questo inverno per trovare una soluzione. Ciò che sappiamo è che non ci arrendiamo mai e continueremo a cercare di migliorare".

Cosa intendi per limite della moto?
"Non mi riferisco nello specifico a dei limiti della moto, ma al divario che c'è tra noi e i nostri rivali. Dal venerdì mentre noi ci limitiamo a migliorare di tre o quattro decimi, loro riescono ad abbassare i tempi anche di un secondo, alcuni piloti riescono a fare anche di meglio. I nostri rivali hanno un extra in qualifica, noi abbiamo capito di cosa abbiamo bisogno il che è già positivo. La grande differenza è a metà curva, nella fase neutra della moto, gli altri riescono a girare la moto più facilmente, noi dobbiamo sempre tenere sotto controllo l'anteriore e questo sforza di più anche le gomme".

E' frustrante da accettare questa difficoltà nel migliorare rispetto alle Ducati?
"Conosco il mio livello come pilota, conosco il mio stile di guida, so di poter portare questa moto alla vittoria, è solo questione di tempo".

Un altro dei problemi legati allo sviluppo sono i numeri, otto Ducati contro quattro Aprilia.
"Direi piuttosto otto contro due - prosegue lo spagnolo - in questo circuito le cose stanno andando diversamente, ma nella maggior parte degli altri circuiti le altre due Aprilia non hanno contribuito molto. Non so se per via delle moto non ufficiali. Non so se il prossimo anno ci saranno quattro moto ufficiali, ma se così non fosse almeno avranno le due moto aggiornate di quest'anno e potranno provare cose diverse mentre io potrò concentrarmi sulle gare e basta".

Quali sono le tue aspettative per la gara di domani?
"Non so se vedremo degli altri passi in avanti da parte di Ducati, ma credo che sulle gomme abbiano le idee più chiare delle nostre. Io personalmente mi sento molto più pronto per le lunghe distanze. La realtà è che nessuno sa cosa succederà domani con le gomme dopo i primi 11 giri, potrebbe andare tutto benissimo o malissimo, cercheremo di trovare un buon compromesso".

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