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MotoGP, Bagnaia: "La caduta è stata un mio errore, ho rischiato con la gomma dura"

"Era l'unico modo per potere lottare con Martin, Bezzecchi era imprendibile. Da Misano qualcosa non funziona in frenata, ma ho piena fiducia nella mia squadra"

MotoGP: Bagnaia:

In India Pecco Bagnaia ha raggiunto quota 5 cadute in gara nel corso di questa stagione. Non è certamente il risultato che cercava e il primo a esserne mortificato è lui stesso. Il mea culpa non cambia la situazione e il vantaggio in classifica si è fatto ancora più risicato. Ora sono 13 i punti di distanza da Martin e anche Bezzecchi si è rifatto sotto, a -44. 

Pecco, sei partito con la gomma anteriore dura: è stato un motivo della scivolata?
È difficile da dire, stavo spingendo. Ho voluto correre con la mescola più dura perché - non so il motivo - le altre Ducati funzionavano meglio con la media, ma per io ero nei guai con quella gomma, la ruota si bloccava in frenata. Abbiamo preso il rischio e prima di quel momento mi ero trovato meglio, anche se ero al limite. Era la mia unica possibilità di lottare: Bezzecchi oggi era imbattibile, ma almeno ero con Jorge.

Invece…
Poco dopo avere superato Martin, in staccata appena il posteriore ha smesso di derapare, ha spinto sull’anteriore e sono caduto. Può capitare, anche se non doveva succedere, non posso permettermi certi errori. Il punto è che non devo trovarmi in certe situazioni come qui o a Misano: non riuscivo a fermare la moto e non ho capito il perché. Ieri abbiamo fatto una riunione e non era possibile risolvere il problema per oggi, ma per il Giappone avremo le idee più chiare”.

Cosa sta succedendo?
A Misano ero stato conservativo venerdì e sabato per via della gamba infortunata, ma domenica ero pronto a lottare, anche se ero non al 100%. Il mio problema in quella gara era stato in frenata, ma moto si muoveva tanto. Poteva essere un allarme che qualcosa non stava funzionando, ma ero troppo concentrato sui miei problemi fisici. Questo fine settimana la gamba non mi ha dato problemi alla guida, ma in frenata la ruota davanti continuava a bloccarsi e capitava solo a me. Ho sofferto di chattering al posteriore, la moto si muoveva tanto, e si poteva vedere chiaramente dal mio giro in qualifica. Abbiamo cercato di trovare una soluzione per oggi, sono riuscito a essere competitivo e a lottare con Jorge, ma non mi sentivo alla perfezione e, quando sei al limite, è possibile che capiti una caduta”.

È capitata.
È stato completamente un mio errore. Mi sono scusato con la mia squadra perché oggi sarebbe stato meglio capire quello che stava succedendo e finire 3°. Per il momento non ho le normali sensazioni in sella”.

Ti puo spiegare meglio?
La nostra moto non accetta i grandi cambi di carico all’anteriore, è così da 2016 quando sono arrivate le Michelin. Di solito riesco a gestire bene la derapata in frenata, ma in questo fine settimana era difficile farlo”.

Guardare i dati di Martin potrebbe essere utile?
La sua posizione sulla moto è molto diversa e così il bilanciamento dei pesi”.

La prossima gara sarà a Motegi, dove la frenata è fondamentale.
La mia sensazione è che il mio team risolverà il problema, non sono preoccupato. Ho la massima fiducia in loro e so che riusciremo a trovare una soluzione. Non sarà facile, perché Martin è in splendida forma, ma oggi è finito a più di 8 secondi da Bezzecchi, che era troppo forte per tutti. Voglio tornare in quella che è la mia posizione: in Austria avevo gestito la gara in maniera incredibile e in Barcellona avevo lottato con le Aprilia e la seconda Ducati era molto lontana. A Misano è successo qualcosa di diverso dal solito, non molleremo di certo”.

Martin è arrivato al traguardo stremato, fisicamente come ti sei sentito?
È strano, forse Jorge soffre molto il caldo, mentre io no, per fortuna. Sono stato molti giri dietro di lui, ma non ho avuto problemi”.

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