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Thyssenkrupp lancia sul mercato il cerchio a raggi in carbonio

Dopo la prima ruota in carbonio per moto omologata per l'uso stradale, la divisione Carbon Components di Thyssenkrupp rivoluziona ancora una volta il settore motociclistico

Moto - News: Thyssenkrupp lancia sul mercato il cerchio a raggi in carbonio

Il colosso tedesco Thyssenkrupp ha sviluppato il primo cerchio in carbonio per moto con ruote a raggi, garantendo leggerezza e resistenza e tanti altri vantaggi dinamici. 

LA RIVOLUZIONE CONTINUA

La ricerca e lo sviluppo proseguono, non si fermano mai. Thyssenkrupp aveva prima lanciato il primo cerchio in lega per moto omologato per l'uso stradale, successivamente aveva fatto un ulteriore passo avanti con una medesima ruota, ma dedicata a forcelloni monobraccio, che richiedono caratteristiche diverse solo per le sollecitazioni. La novità ora è sempre un cerchio in carbonio, ma per moto con ruote a raggi, ovvero per tutte quelle moto dalle crossover alle modern classic, fino alle enduro. Un guadagno di peso e maneggevolezza non indifferente rispetto a un cerchio tradizionale.

IL CARBONIO INCONTRA L'ACCIAIO

Quando pensi al carbonio in ambito motociclistico, ti verrà in mente la sua applicazione su moto sportive, per diminuire il peso e garantire anche resistenza, perché il carbonio è un materiale leggero e resistente. Spesso viene anche utilizzato per altri parti speciali per ricercare una finezza estetica estrema, quasi pacchiana, ma sono pur sempre grammi in meno addosso alla moto. Il centro R&S di Thyssenkrupp Carbon Components ha pensato che il carbonio non può e non deve essere una prerogativa delle moto sportive, allargando l'applicazione di questo materiale anche a moto di altri segmenti. Incorporati nel cerchio in carbonio intrecciato ci sono 36 raggi in acciaio di alta qualità, che formano un tipo completamente nuovo di ruota.

L'APPLICAZIONE

L'elenco quasi infinito di moto a cui si adattano queste ruote e davvero lungo: dalle modern classic alle crossover ce ne sono una vastità. Scendendo nel concreto, le modern classic Triumph hanno un peso superiore ai 200 kg (dai 192 della Thruxton ai 228 della Bonneville T100) e il guadagno di peso con cerchio in carbonio intrecciato e raggi in acciaio non è indifferente. Anche le crossover come la BMW R 1250 GS o la Honda Africa Twin guadagnerebbero certamente diversi chili, a tutto vantaggio della manovrabilità. Vantaggi significativi li avrebbe anche una moto come la cruiser Ducati Diavel, che oltre all'aspetto del peso, c'è anche quello in senso letterale del termine: otterrebbe un indiscutibile fascino con un paio di ruote in carbonio e raggi in acciaio, sottolineando ancora di più il temperamento sportivo.

DIVISIONE DEDICATA

Thyssenkrupp, gruppo industriale tedesco specializzato nella lavorazione dell'acciaio, da qualche anno ha dato vita alla divisione Carbon Components per lo sviluppo e la produzione di ruote in carbonio per auto e moto. Perché i cerchi Thyssenkrup sono diversi dagli altri in fibra di carbonio? Perché sono realizzati con un filo intrecciato secondo una tecnologia di produzione brevettata, con la macchina per trecciatura radiale più grande al mondo: sono filati da un unico filo di fibra di carbonio da un telaio di 9 metri di larghezza, in un processo noto come intrecciatura.

I cerchi in carbonio sono leggeri e capaci di portare un notevole alleggerimento delle moto, assicurano anche un miglioramento della guida in termini di precisione, manovrabilità, stabilità, oltre a una minor inerzia rotazionale, minor consumo degli pneumatici, minor spazio di frenata e quindi più sicurezza per se è gli altri e minori consumi di carburante. E poi, come detto prima, vuoi mettere l'impatto estetico? Nel caso dei nuovi cerchi in carbonio con i 36 raggi in acciaio poi, si ottiene una combinazione tra funzionalità ed estetica. E si dimostra che il carbonio non è un materiale che si può vedere solo in pista. Infine, grazi al carbonio, quel “modern” per le classic bike trova una giustificazione ancora più forte.

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