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Che l'India sia un paese agli antipodi rispetto all'Europa lo si sapeva, e questa notizia (vera e ufficiale al 100%) ci mette davanti a qualcosa che in Occidente sarebbe davvero poco fattibile. Il governo del Punjab, regione indiana al confine con il Pakistan di grande cultura e importanti tradizioni, ha deciso di intrudurre la "Cow Cess", ovvero la tassa per le mucche, che verrà applicata su diversi beni e servizi, comprese moto e le auto.
Compri una moto? Aiuti i bovini
La tassa per le mucche non è altro che un sovrapprezzo che viene applicato ai mezzi a motore, all'energia elettrica, all'alcol e ad alcuni tipi di leasing. Tutti i soldi raccolti da questa tassa verranno investiti per il benessere dei bovini nel territorio d'interesse. Per quanto riguarda le moto, la tassa sul prezzo d'acquisto è di 500 Rupie (6,60 euro), mentre per le auto è di 1000 rupie (13,20 euro).
I tutto può sembrare assurdo, ma non lo è affatto. Ricordiamoci che la vacca è venerata in numerose culture e religioni, tra cui l'induismo, lo zoroastrismo e culti del passato come quelli dell'Antico Egitto, dell'Antica Grecia e dell'Antica Roma.
È una questione culturale e religiosa
Wikipedia ci viene in aiuto spiegandoci per filo e per segno perchè gli indiani hanno messo questo dazio: "In lingua Indi la mucca è chiamata Gaumata (Madre Vacca, "La Mamma che Nutre"), essendo visto come una madre universale che dona a tutti, e non solo ai propri vitelli, il proprio latte."
Da ciò possiamo capire che lo scopo di questa tassa è più che mai lecito, secondo la cultura locale. Dato che nel territorio del Punjab la maggior parte degli abitanti è induista, probabilmente nessuno si farà problemi a sborsare qualcosa in più per questa - tutto sommato contenuta - tassa, che prende a cuore la salute il bene di animali che dalla notte dei tempi svolgono un ruolo fondamentale per la società.
