Il 6 febbraio 2016 è scattata la depenalizzazione della guida senza patente (perché mai conseguita o revocata): niente reato. È un illecito. La multa passa da 2.257 euro a 5.000 euro. La norma ha suscitato forti polemiche (fa meno paura ai pirati della strada che viaggiano senza patente), ma chi l’ha introdotta s’è difeso così: la multa è schizzata a 5.000 euro, e quindi ha ancora potere deterrente. In realtà, le cose non stanno in questo modo.
Altro che 5.000 euro
Non è vero che chi guida senza patente subisce una multa di 5.000 euro. Nei fatti, per legge, chi paga entro 5 giorni versa solo il 70%: quindi, 3.500 euro. Grazie allo sconto del 30% previsto già da anni. Solo chi paga dal 6° al 60° giorno verserà 5.000 euro. Dopodiché, l’importo sale se si paga dopo il 61° giorno, sino a 15.000 e poi 30.000 euro.
Alla fine…
Il potere deterrente della nuova norma (fatta per svuotare le carceri e per alleggerire il lavoro dei tribunali) viene davvero meno: niente reato, e per giunta multa con lo sconto del 30%, a quota 3.500 euro. Perché ci sia la denuncia penale, occorre che il guidatore sia un recidivo: due volte senza patente nel biennio. Nel caso di guida di un autoveicolo o motoveicolo, senza patente, o dopo che la patente sia stata negata, sospesa o revocata, la pena è dell’arresto da 6 mesi a 3 anni, qualora si tratti di persona già sottoposta, con provvedimento definitivo, a una misura di prevenzione personale.