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Legge stabilità, Pra più vivo che mai

Il Pubblico registro automobilistico non molla, Renzi forse sì...

Moto - News: Legge stabilità, Pra più vivo che mai

Il disegno legge S 1698, all'esame del Senato dopo che il 30 novembre 2014 la Camera ha dato l’ok e, come alcuni temevano, non è più prevista la soppressione del Pubblico Registro Automobilistico, gestito dall’Automobile club d’Italia. È la quarta volta che Renzi ci prova a eliminarlo, ed è la quarta volta che perde. L’obittivo sarebbe quello di semplificare, snellire, far risparmiare Stato e cittadini, ma alla fine - non si sa come e non si sa perché - il Pra resiste con pervicacia.


Solo tante parole


Eppure è da quando si è insediato che Renzi promette diabbattere il PRA, per eliminare la costosissima duplicazione con la Motorizzazione: doppi documenti, doppia burocrazia, doppie pratiche, doppie spese, doppio personale. Evidentemente, all’interno del suo stesso Governo, c’è qualcuno che rema a favore del PRA e contro le idee di Renzi, il quale a questo punto pare impotente di fronte a qualche forza che fa sopravvivere il Pra. Alla fine, siccome di eliminazione del Pra si parla da qualche decennio, il Governo Renzi si dimostra paralizzato sulla questione, proprio come gli Esecutivi che l’hanno preceduto. Resta sulla carta anche l’abolizione dell’Ipt, Imposta provinciale di trascrizione, per i passaggi di proprietà che danneggiano soprattutto il mondo dell’usato. Una doppia stortura, senza eguali in Europa. E quelle stesse Province che dovevano essere spazzate via, restano a vampirizzare pure le tasse Rca, col recordo planetario di un totale (incluse altre tasse) del 26,5% della tariffa.


Ciliegina sulla torta


Avrebbe dovuto essere più difficile sfuggire ai controlli sulla mancata copertura assicurativa obbligatoria dei veicoli, grazie alle risultanze dei dispositivi automatici. L'accertamento sarebbe dovuto avvenire confrontando le risultanze delle apparecchiature con il database dei veicoli scoperti dall'assicurazione appositamente istituito presso il ministero dei Trasporti e messo a disposizione degli accertatori. Ma anche in questo caso, sembra che non se ne faccia nulla...

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