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Dopo la settimana piazza ottenuta sul circuito di Lusai, prova di apertura del mondiale 2024, Fabio Di Giannantonio ha grandi ambizioni per il fine settimana in Portogallo. Lo scorso anno vittima di una caduta durante i test in vista del GP sul tracciato lusitano il 25enne ha preferito non cavalcare la polemica di cui fu protagonista a caldo quando puntò il dito contro la ghiaia utilizzata per le vie di fuga, da lui definita troppo dura.
“Non so se sia stata sostituta, ma ho in programma di fare la passeggiata lungo la pista per farmi un’idea, prima di parlarne in sede di Safety Commission. Sono comunque certo che siano stati apportati dei miglioramenti - ha affermato finendo ulteriormente rincuorato dalla conferma dell’avvenuta modifica – Quando si fa qualcosa per la sicurezza è sempre positivo”, ha salutato con favore la notizia.
Il morale è quindi quello delle migliori occasioni.“Il potenziale è altissimo e la velocità c’è - ha rimarcato - Anche nei test eravamo andati forte. Purtroppo il weekend del Qatar è stato particolare perché ho avuto problemi sia nella Sprint Race, sia alla domenica, che non posso svelare. però sono contento, perché se ci sono delle criticità e si fa settimo vuol dire che c’è margine. Sono fiducioso. Voglio continuare a lavorare con il team in questo senso e progredire. Abbiamo anche in piano degli allenamenti da fare a casa per migliorare sul giro secco, che è quello che ci manca, ma ritengo si sia sulla strada giusta”.
“Nel 2023 questo era stato il round di apertura e io ero reduce da un’annata disastrosa in cui non ero riuscito a trovare la quadra, in più venivo da due brutte cadute in cui avevo battuto la testa e non ero a posto. Adesso invece arrivo in forma più che mai. Mi sono dato un gran da fare durante la pausa, il team fa paura, la moto mi piace molto, quindi siamo in una bella situazione - ha proseguito nella sua previsione - Io mi reputo un pilota veloce, crescendo con chi ha ottenuto molto mi aspettavo di essere al top anch'io come i vari Bastianini e Bagnaia. Sembrava strano fare fatica. Con l'arrivo di Frankie Carchedi nel box l'anno scorso è cambiato tutto e ho capito tante cose".
In merito invece alla sua routine fuori dalle piste ha svelato: "Continuerò a vivere a Roma perché faccio parte del team ma non dell’Academy, per cui è differente. Abbiamo preferito non cambiare programma visto che per quanto mi riguarda alla fine dalla passata stagione aveva funzionato bene. Però faremo delle sessioni di allenamento assieme in quanto può essere utile ad entrambe le parti, inoltre mi seguiranno un po’ di più. So che ad esempio se avessi bisogno di un allenamento extra loro possono aiutarmi. Sarà un po’ una novità perché i piloti si organizzano da sé, per cui avere a diposizione qualcuno che viene a casa ad aiutarti a preparati per le gare, è un grande passo avanti”.
Entrando nel dettaglio del suo piano di allenamento settimanale Diggia ha poi argomentato: “Non amo molto utilizzare altri tipi di moto perché non si avvicinano ad una MotoGP. Ne possiedo di tutti i tipi, ma cerco perlopiù di riposare e concentrarmi sul fisico. Già trascorro parecchio tempo in sella durante la stagione, per cui quando sono a casa voglio rilassarmi”.
Infine sul suo futuro all’interno della scuderia, Fabio è rimasto sull’evasivo: “Per adesso non ci sto pensando. Siamo a marzo, quasi ad aprile e siamo soltanto al secondo appuntamento del campionato. Credo che la data utile per sapere qualcosa di più sarà giugno. In quel momento valuterò le mie mosse e vaglierò la situazione delle altre squadre. Allo stesso tempo non è un tema di mia competenza. Io prendo la decisione finale, ma della trattative si occupa Diego Tavano che lavora per me e credo che si occuperà lui di tutto”.
