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GP del Qatar, Edwards & Spies amici per caso

Il "Team Texas" si racconta a ruota libera durante una intervista fianco a fianco

Moto - News: GP del Qatar, Edwards & Spies amici per caso

Saranno la migliore coppia del campionato? Colin e Ben, intendiamo. Non lo sappiamo, ancora. Quel che è certo e che Edwards e Spies hanno messo subito le cose in chiaro: si lavora insieme, si combatte isolatamente, ma siamo una squadra. Ci sembra il modo giusto di agire, di comportarsi, quello che ti porta lontano, anche nella MotoGP.

Del resto Texas Tornando avrà ancora un paio d'anni di gare, davanti. Ben l'intera carriera. Dunque in fondo i due non avevano scelta se non essere amici. Lo stanno facendo con convinzione, però, e ciò ci piace e per questo li seguiremo con particolare attenzione. Colin, poi, è un vero spasso. Uno di quegli uomini con ci si diverte veramente, ad uscirci assieme.

Quando era con Gresini siamo andati una volta assieme a pranzo. Posticino sulla spiaggia, 30 gradi. A pranzo finito era lì che gli dava giù di grappini. Non uno di quei tipini precisini, se capite cosa vogliamo dire.

Beh, comunque, abbiamo già detto troppo. Quella che segue è l'intervista che è stata fatta ad entrambi dai ragazzi di Indianapolis, che hanno coinvolto un po' di giornalisti della MotoGP. Buona lettura.

Colin, alla vigilia della stagione 2010, come vedi il team Tech 3?  A che punto siete?

EDWARDS:  Penso che siamo a posto.  Io e Ben siamo amici un bel po'.  Infatti, alla fine dell'anno scorso gli ho mandato una SMS dicendogli, “Aspetta a venire in MotoGP quest'anno.”  L’anno scorso abbiamo avuto qualche problema di motore, mancava un po' di potenza.   Però quest’anno sono rimasto sorpreso, Yamaha ha trovato qualche idea buona.  La moto va piuttosto bene.  Il telaio funziona bene.  Quindi i test sono andati bene, e non vedo l’ora di cominciare.


Ben, sei andato forte nei test.  Che cosa ti ha sorpreso di più durante la transizione da WSBK at MotoGP?  Non necessariamente la cosa più difficile, ma qualcosa che ti ha costretto a dire, “accidenti, non me lo aspettavo”

SPIES:  Non tante cose.  La velocità degli altri piloti ed ovviamente un altro livello.  Questi ragazzi sono semplicemente più  veloci..   Anche come funziona la moto, le gomme, il livello di grip delle gomme.  Ci sono tante cose da imparare.     Ma non direi che c’e stata una cosa in particolare che mi ha sorpreso.  Ci sono tanti cambiamenti.  Come ho detto, ci sono concorrente più veloce, e moto diverse.   Ma certo, e stata una curva di apprendimento ripida.

CHRIS JONNUM:  Vorrei sapere comeè  stata a girare il piccolo film “Mancation” per Yamaha?  Volete farne un'altro?

EDWARDS: Vai tu, Ben.

SPIES:  Si, e andato bene.  Certo non ho la personalità più vibrante nel paddock, ed e stato un po' difficile ad entrare nel ruolo di “attore.”  Pero Colin, penso che lui debba, quando smette di correre in MotoGP, diventare un attore perche e sicuramente bravo.   Abbiamo fatto tutto in un giorno solo, e c’è stato un piccolo incidente abbastanza divertente che ci ha fatto ridere tanto (la polizia li ha quasi arrestati...sembra che fossero entrambi senza una patente valida N.d.R.).   Nell'insieme è andata bene.

EDWARDS:  Tocca a me? Sì, e stato molto divertente.  Non abbiamo capito niente fino a quando siamo arrivati.  Hanno detto, “Colin, tu sei quello esagerato,  fastidioso.”   Io ho detto, “va bene, faccio del mio meglio.”  Alle fine è venuto bene, e ci siamo divertiti.   

JONNUM:  Cosa pensate di questo inizio di campionato in ritardo, e i pochi test effettuati?   Siete pronti a cominciare, siete preparati?



SPIES:  Io sono eccitato.  E stata una pausa lunga dall’ultima gara.  Non ci sono stati  tanti test, ed essendo un rookie è stato un po' difficile   Ma sono pronto ad tornare in pista e gareggiare.  Sono più avanti rispetto a quello che ho pensato, e credo di essere posizionato bene per continuare ad imparare e fare progressi.  Ma ci sono anche grande ostacoli davanti a noi andando in piste nuove con competizione di questo livello.   Colin mi ha aiutato molto.  C’e anche competizione fra di noi.  Io voglio batterlo e lui vuole battere me.  Vogliamo battere tutti, ma capiamo che lavorare insieme per migliorare la moto è importante.  E meglio lottare con Colin per il 5 o 6 sto posto, invece del  9 o 10° perche non condividiamo le informazioni sulla moto.    Quindi, vogliamo lottare uno contro l’altro, ma in un modo in cui possiamo anche migliorare le nostre M1.

EDWARDS:   Io ero pronto fin da gennaio.   Non ho voluto nessun test.  Sono su questo moto da... non ricordo quanto tempo.   Quelli nuovi arrivati, come Ben, Simoncelli e Bautista, non lo so quanto sia problematico per loro, ma certo non hanno avuto il solito tempo per imparare.    Ma alla fine, Ben ha sorpreso un po' tutti.   Non penso che sia stato una problema per lui.  Io sono pronto.  I test sono  test, ma è durante le gare che devi tirare fuori le palle.

LARRY LAWRENCE:  Come saranno le M1 Tech 3, rispetto alle M1 factory di Rossi e Lorenzo?

EDWARDS:  Bella domanda.  Praticamente, quest' anno saranno più vicine che mai.  Lo ho scoperto girando dietro a loro sulla pista, ma anche ad altri, come Pedrosa  e Stoner... non sto dicendo che le moto siano perfettamente uguali.   Ma penso che sono più vicine rispetto al passato.   E questo è tutto quello che possiamo chiedere dalla Yamaha, essendo una squadre satellite.  Quando guardi alle velocità massime, siamo làà.  Penso che tutt le 17 moto sono interno di 4km/h, o qualcosa di genere.   Ed è una cosa positiva.   La regola di 6 motori per stagione ha livellato le prestazioni.  Puoi solo avere una certa potenza se vuoi anche l’affidabilità.  Quindi siamo tutti vicini.   

LAWRENCE:  Forse quest' anno sara l’ultima per le 800, prima del ritorno delle 1000. per voi tornare alle 1000 sarebbe una cosa positiva?

SPIES:   Penso che per me e Colin, per diverse ragioni, come la nostra esperienza in Superbike e perché siamo fisicamente alti, naturalmente una 1000 sarebbe meglio.  Penso anche che migliori lo spettacolo per i tifosi.  Con le 800, lo stile è completamente diverso.  Quando vai a sorpassare qualcuno,  devi mantenere il ritmo e mantenere un tempo basso sul giro.   Quindi devi prepararti molto in anticipo per passare.   Sulle 1000, puoi entrare forte, frenare tardi, e puoi spararti fuori dalla curva.  Poi c’e tutto il  spettacolo delle derapate, le moto chesi  muovono di più, più coppia.   Penso che le gare siano più interessanti da vedere con le 1000.   E' più facile sorpassare, e puoi farlo in più posti in ogni circuito.  Io spero che questi cambiamenti vadano avanti, nono solo perché sonoe meglio per me, ma anche per lo spettacolo in generale.   La MotoGP, deve essere 1000cc.  

EDWARDS:  Io ricordo ancora i giorni prima del Traction Control, era tutto nel polso e nel culo.  E comunque ogni volta chiedevamo più potenza, più potenza.  Quindi, io torno a quell' idea.   Specialmente se tolgono gli aiuti elettronici, dobbiamo tornare alle 1000.   Non vedo come sarebbe possibile guidare le 800, con tutto questa velocità nelle curve, e con la potenza che c’e... le moto diventano piuttosto violente.   Tornare alle 1000, con più derapate di vecchia scuola, con fumo dalla gomma posteriore, e con un po' di divertimento.   Per me e la scelta giusta.

LAWRENCE:  C’e una gara in particolare che non vedete l'ora che arrivi?

SPIES:  Ci sono tante piste che non ho mai visto.  Motegi è una di queste.  Una pista nuova.  Anche se ho già fatto tante gare a Laguna, ed anche una volta ad Indy, è sempre bello correre a casa.  L'ho sentito in WSBK, quando sono tornato a Miller.  Il pubblico non e numeroso come in Spagna, ma quando hai i tifosi  di casa, è sempre una bella sensazione.  E' una sensazione diversa.   E sono sempre andato bene a Laguna Seca.   Devi scegliere i posti e momenti quando puoi tirare veramente forte, cerchi sempre qualcosa in più.   Ma c’e la speranza che le cose vadano  sempre meglio nelle gare di casa.  E poi devi provare il tutto per tutto per rappresentare il tuo paese.   Certo, lo si fa sempre  ogni weekend, comunque devi avere quella motivazione in più quando sei davanti a tuoi tifosi.   Non vedo l’ora di correre a Laguna, assolutamente.

EDWARDS:  Io sto aspettando Donington.  Aspetta, non andiamo a Donington (risata).  Onestamente, sai che l'attesa è per Laguna ed Indy.  Come ha detto Ben, ogni fine settimana corriamo come se fosse il Super Bowl.   Certi paesi hanno una sola gara, e quindi è cosi.  Devi essere pronto ogni settimana.   Ma Laguna ed Indy, sono gare di casa, e sono un po' speciali, per rispondere alla domanda.

TOBY MOODY:  Quanto collaborazione c’e fra di voi?  Condividete tante informazione nel box?

EDWARDS:  Assolutamente.   Posso ricordare conversazione fra me ed Ben sulle ste di frenata, e come sono diverse le MotoGP rispetto alle WSBK, e cosa penso di Valentino e che cos’è che lui fa diversamente degli altri.  Parliamo di questa roba, solo per chiacchierare.  Sai come è… parli di qualcosa, e forse diventa importante, forse no.   Solo per aiutare Ben in ogni modo possibile.  

SPIES:   E' lo stesso per me.   Oonestamente, non ho così tante informazione nella mia testa della MotoGP.   E forse è una cosa buona,  non avere tante cose nella testa, perche ogni cosa è nuova da imparare.   Forse non e sempre è la cosa giusta, me è una opinione diversa.  Forse a volte è sbagliata.   Ma io preferisco lavorare in collaborazione con qualcuno per migliorare il mio pacchetto tecnico di 3, 4 decimi per giro... anche se aiuta anche lui ad andare più veloce di me, se andiamo insieme avanti sulla griglia, va bene lo stesso.  Non ho paura di parlare di queste cose.  Alle fine, devi sempre usare il polso domenica, quindi vince il più bravo comunque.   Pero sono sicuramente contento di condividere le informazioni per migliorare la moto.  Siamo aperti fra di noii, ma domenica non ci tiriamo indietro.  Le corse sono cosi.  

Traduzione: Sean Sedacca

La foto del "quasi arresto": thanks, Dean


 


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