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MotoGP, Quartararo: "Ho corso con una moto 'inedita'. L'urgenza è migliorare la M1"

"Ad Austin abbiamo provato moltissime novità. Adesso ci attendono due sessioni importanti di test, ma sarà un processo lungo". Rins: "Credo nel progetto, ma siamo ancora indietro. Le difficoltà al COTA? La moto è troppo pesante"   

MotoGP: Quartararo:

Il GP del Texas non è stato particolarmente favorevole alla Yamaha. Pur essendo entrambi arrivati al traguardo, Fabio Quartararo non è andato oltre la 12esima piazza, mentre Alex Rins si è dovuto accontentare di un misero 18esimo posto.
 
Al primo giro sono andato dritto alla curva 12 e ho perso diverse posizioni, ma onestamente  pensavo peggio perché il mio passo non era buono. Comunque il degrado gomme non era male e avrei potuto difendermi meglio per mantenere la posizione. Nel weekend abbiamo provato tantissime cose e perfino la gara l’ho disputata con una moto “inedita”. Diciamo che è stato positivo per fare esperienza”, ha analizzato il francese.

La direzione dello sviluppo è dettata. Sappiamo di cosa abbiamo bisogno e sono tre GP che manchiamo nelle stesse aree. Questo fine settimana, però, come ho detto, è stato di sperimentazione. Ci sono elementi specifici da migliorare ed effettivamente qualche passo avanti è stato fatto, ma il focus adesso è far progredire la M1 nel suo complesso. I test dei prossimi giorni a Jerez e al Mugello saranno cruciali anche per accumulare dati. Aprile sarà molto impegnativo per noi. Anche se sono un vincente, personalmente in questo momento non sto pensando ad arrivare davanti, ma a far crescere la moto. Soddisfatto di quanto verificato in pista? A mio avviso la quantità non conta, è più importante la qualità e il feedback avuto dall’aerodinamica che dovrebbe essere introdotta nei prossimi eventi, fa essere ottimisti, visto che dal 2019 fino a gennaio scorso non c’erano mai stati dei veri e propri aggiornamenti sotto quel profilo. Siamo quindi in una fase di apprendistato, in più nell’arco di pochi mesi non si  può pensare di stravolgere una motocicletta o la mentalità, in ogni caso sono certo che un pezzo alla volta si saranno dei progressi”.

Meno fiducioso il racconto del compagno di squadra, Alex Rins. “Sono partito bene e nella tornata iniziale ho recuperato otto posizioni – ha affermato prima di motivare la prova incolore. “Nel warm-up avevamo testato una moto totalmente differente per capire se fosse quella la strada da seguire.  Tuttavia con soli 10 minuti a disposizione e quattro giri non ho sentito grande diversità, forse solamente un miglioramento  nel rilascio dei freni e nelle curve lente. A fronte di ciò abbiamo deciso di mantenere quell’assetto, ma si è rivelato un errore, perché se già la M1 è pesante nei cambi di direzione, in questa configurazione si è rivelata ancora peggio. Ciò mi ha portato a perdere tempo in corsa, senza tralasciare lo sbaglio fatto alla curva 15. Lì ci sono delle sconnessioni. Una devo averla presa esercitando un po’ troppa pressione sul freno anteriore e ho perso il davanti”.

A differenza del campione 2021 di MotoGP, per lo spagnolo la Casa del Diapason viaggia ancora nella nebbia. “Stiamo raccogliendo dati e macinando chilometri. Nei prossimi giorni Cal Crutchlow farà un test importante a Barcellona e questo dovrebbe essere d’aiuto, ma siamo ancora lontani. Io comunque credo nel progetto, per cui anche se ci sarà da soffrire ancora, sono certo che recupereremo. Venerdì è stato frustrante, poi quando ho capito che sarebbe stata dura l’ho accettato”, ha confidato.

Alla domanda se pure lui parteciperà a qualche sessione, l’ex Suzuki e Honda ha infine risposto: “Avremmo dovuto essere al Montmelo, ma per questioni logistiche di trasporto moto non sarà possibile”. 

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