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MotoGP, Morbidelli: "L'incidente dei test? Anomalo e ormai dimenticato"

Il pilota Pramac: "Impossibile che possa ripetersi quel tipo di caduta. Ora nessuna paura. Portimao è una pista che amo. Il Qatar? Mi è servito per prendere confidenza con la Ducati. La MotoGP rischia di bruciare i giovani? I tempi cambiano"

MotoGP: Morbidelli:

Costretto a saltare buona parte dei test invernali Franco Morbidelli ha potuto prendere confidenza con la Ducati solamente nel primo weekend stagionale svoltosi in Qatar e le risposte avute in quel frangente sono state buone quanto incoraggianti per il prosieguo. A dargli fiducia la consapevolezza di aver accumulato un distacco dai migliori molto simile tra Sprint Race e gara lunga, sintomo di un progressivo miglioramento.

"Questo dato indica che ho fatto dei passi avanti continui nei tre giorni di approccio alla moto su un circuito in cui tutti avevano fatto i test e accumulato più giri rispetto a me, tra l'altro su una MotoGP. Se poi guardiamo al gap dimezzato in confronto a sabato l'indicazione è ancora più positiva. Adesso dobbiamo solo continuare così -  ha affermato alla vigilia del GP del Portogallo - Cosa posso aspettarmi? Siamo solo giovedì ed è difficile dirlo. Sicuramente a Lusail ho cercato di conoscere la Desmosedici, ottenendo una buona risposta, ora dovrò esplorarne il potenziale".

Da domani il corridore romano sarà di nuovo in azione sul luogo del "delitto", quello della famosa caduta di inizio febbraio che gli ha fatto perdere i sensi per qualche istante e lo ha costretto in ospedale. "Non provo nulla di particolare ad essere di nuovo qui, o comunque niente di negativo perché è una pista bellissima e poi perché l’incidente avuto è stato talmente singolare, da essere tecnicamente improbabile una ripetezione su una di queste moto. Non penso dunque che quanto avvenuto intaccherà il mio modo di pensare", ha rassicurato ricordando la scivolata mentre era alla guida di una Panigale V4R versione stradale.

Chiamato a dire la sua sull'ingaggio di Fermin Aldeguer da parte proprio del suo team, la Pramac, il 29enne ha detto: "Sono contento per lui. E' molto forte e ha dimostrato di essere veramente competitivo in Moto2, per cui merita di passare alla top class. In più la Ducati è una moto fantastica. Sono convinto si adatterà con facilità".

Stuzzicato poi sull'apparente semplicità con cui i giovanissimi vengono promossi nella classe regina, a rischio di bruciarsi, l'ex Yamaha ha replicato: "È la categoria a cui tutti i ambiscono. In più i tempi sono cambiati. La dimostrazione è Acosta che a Lusail ha fatto bene impressionando tutti. Semplice sorprendere in una corsa da dieci giri in cui non si devono amministrare le gomme? E' stato comunque divertente", ha quindi preso le "difese" del suo collega.

 

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