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MotoGP, A Jerez una tonnellata di sforzo sulla leva del freno nell'intero GP

VIDEO - Brembo porta alla scoperta del circuito intitolato ad Angel Nieto, uno di quei tracciati che mette alla prova gli impianti frenanti delle MotoGP

MotoGP, A Jerez una tonnellata di sforzo sulla leva del freno nell'intero GP

La MotoGP torna in Europa dove è destinata a restare fino a metà settembre, con l’eccezione del GP Kazakistan previsto a giugno. Il Circuito de Jerez intitolato ad Angel Nieto (12+1 volte campione del mondo) ha ospitato a cavallo tra febbraio e marzo i test di Moto2, Moto3 e MotoGP. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti della MotoGP, il Circuito de Jerez da 4,42 km di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 6, si è meritato un indice di difficoltà di 4 a causa di 11 staccate per 33 secondi al giro di funzionamento dell’impianto frenante. Il carico complessivo sulla leva del freno applicato da ciascun pilota nell’intero GP sfiora la tonnellata.

A lungo dominatori delle categorie inferiori, i piloti spagnoli hanno iniziato a fare la voce grossa in classe regina nella seconda metà degli anni Novanta, grazie ad Alex Crivillé: il catalano fu vicecampione del mondo nel 1996, saltò un terzo del campionato 1997 per infortunio, concluse terzo nel 1998 e si laureò campione nel 1999. Trionfò in sella alla Honda dotata di dischi in carbonio da 290 mm e 320 mm a seconda delle necessità e di pinze Brembo a quattro pistoni. Quello fu l’ultimo Mondiale della classe regina appannaggio di una moto dotata di pinze assiali perché nel 2000 si impose Kenny Roberts Jr con la Suzuki impreziosita dalle pinze radiali. Una soluzione che pareva impossibile da realizzare, ma che, con tenacia, gli ingegneri Brembo riuscirono a mettere in pratica. La prima a sperimentarla fu l’Aprilia 250, seguita dalle Suzuki 500 ufficiali. E proprio i successi di quest’ultima indussero il team HRC ad impiegarle, sul finale del Mondiale 1999, quando il titolo di Crivillé era ormai in cassaforte.

La curva più dura del Circuito de Jerez per l’impianto frenante è la 6: le MotoGP passano da 296 km/h a 67 km/h in 5,1 secondi in cui percorrono 229 metri mentre i piloti esercitano un carico sulla leva del freno di 5,5 kg. La decelerazione è di 1,5 g, la pressione del liquido freno Brembo raggiunge gli 11,7 bar e la temperatura dei dischi in carbonio i 700 °C.

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