English
Italiano
È stato un sabato pazzo quello di Assen tra acqua, freddo e vento. Alvaro Bautista è riuscito comunque a tenere alta la bandiera Aruba, conquistando il gradino più basso del podio alle spalle di Toprak. Lo spagnolo assaporava la seconda posizione, ma il turco ha fatto valere la propria superiorità, precedendolo.
Il bicchiere è certamente mezzo pieno e il campione del mondo non può che essere soddisfatto per quanto fatto.
“È stata una giornata davvero particolare – ha detto – quest’oggi poteva succedere di tutto, infatti bastava poco per finire a terra. Sono comunque contento, perché le condizioni erano davvero difficili e bastava un niente per sbagliare. I primi giri mi sono sembrati un incontro di boxe, dove mi sono toccato con diversi piloti, soprattutto al posteriore, ma non è successo nulla”.
Alvaro spiega poi che gara è stata.
“Nella prima parte del tracciato serviva essere gentili con la moto senza rischiare, più o meno come se stessi facendo una sorta di passeggiata tra le montagne con la propria moto. Poi la pista è iniziata ad asciugarsi e abbiamo spinto. Il fatto è che non era semplice, ma tutto sommato va bene così”.
A sancire la fine del confronto è stata l’esposizione della bandiera rossa.
“Le bandiere rosse possono capitare in gara. In alcune occasioni mi hanno favorito, in altre no, ma le condizioni erano davvero toste. Io però ho dato il massimo come sempre, cercando di cambiare mentalità giro dopo giro”.
Intanto la BMW è cresciuta e Toprak sta facendo paura.
“La BMW e Toprak sono molto competitivi, ma in Ducati non stanno certo con le braccia conserte. Gigi ha sempre delle idee e ovviamente c’è sempre bisogno di migliorare per compiere dei passi avanti. Durante l’inverno è stato svolto un lavoro importante per quanto riguarda il peso e personalmente sono davvero entusiasta”.
A quanto pare Bautista è sopravvissuto ai tanti ostacoli della giornata.
“Ieri ho detto che sarebbe stato un weekend di sopravvivenza e alla fine siamo riusciti a sopravvivere. In questi casi l’esperienza è importante, ma serve anche un po’ di fortuna, affinché si incastrino tutti i tasselli. Sono felice e pensiamo alla domenica”.
