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MotoGP, Frankie Carchedi: "paura zero, Marquez è stato straordinario"

“Non direi che è al cento per cento è tutto sistemato. L’ adattamento è una cosa difficile: a Portimao e Austin aveva un passo veloce, ma ci sono tante cose… La velocità c’è, ma bisogna sistemare le cose piccole, il suo giro veloce all’ultimo passaggio dimostra che era a posto”.

MotoGP: Frankie Carchedi:

Da quest’anno Marc Márquez ha un nuovo capotecnico nei box, Frankie Carchedi. L'ingegnere inglese ha preso il posto di Santi Hernandez, che ha seguito Marc per ben 11 stagioni nel suoi anni in Honda.

Frankie era nel box Suzuki quando Joan Mir ha vinto il mondiale, nel 2020 per poi passare nel team Gresini al fianco di Fabio Di Giannantonio e, ovviamente ha accompagnato Marc nel suo debutto in Ducati a Valencia, a fine 2023 quando Marquez in mezza giornata era stato capace di staccare il quarto tempo assoluto dei test, a solamente 171 millesimi dalla miglior prestazione di Maverick Vinales. Secondo degli otto piloti Ducati.

Dopo il primo test Carchedi aveva parlato con Speedweek dell’inverno con Marc.

“Siamo stati parecchio in contatto,  per tutto l'inverno e ci siamo semplicemente scambiati idee - aveva detto - Adesso Marc ha un’idea migliore di cosa potrebbe aver bisogno, che sia la posizione in sella o qualcos’altro sulla moto, in modo tale da avere tutto pronto per Sepang. L'adattamento alla Desmosedici nel martedì di Valencia? Quello che posso dire è che quando sali su questa moto ci vuole un po' per capire tutto. Con la sua esperienza e tutto il resto, certe cose sono accadute un po' più velocemente. Ma bisogna essere cauti; lui vuole divertirsi alla guida, vuole essere davanti, e deve soltanto fare un passo alla volta.  Dobbiamo provare a fare il primo passo e poi, di conseguenza, capire quanto lontano potremo arrivare. Il titolo mondiale? Ci sono 42 gare e abbiamo visto quanti infortuni ci sono stati l'anno scorso...a queste cose non ci si deve nemmeno pensare, almeno fino a quando non ti lasci tre quarti di stagione alle spalle. L’obiettivo per ora è partire al miglior livello possibile per la prima gara in Qatar. Da lì vedremo in che posizione saremo e cercheremo di migliorare weekend dopo weekend”.

Ora, a meno di tre mesi di distanza, il tecnico inglese ha le idee più chiare sul potenziale della nuova coppia.

“E’ stato un bel fine settimana, anche rispetto alla pole del sabato - ha spiegato Carchedi dopo il Gran Premio - Ho avuto paura zero, Marc è stato straordinario. Per come era la pista, e quando fa caldo qui le temperature delle gomme vanno sù, quando erano in tre davanti si è naturalmente alzata molto, poi lui ha preso Bezzecchi, lo ha passato ed è scesa un po’, ed ha questo punto ha avuto la possibilità di prendere Pecco. Come ha detto Marc, quando raggiungi un altro pilota, hai un giro o due per passarlo, altrimenti la temperatura si alza”.

Sembrerebbe quasi che lo spagnolo abbia ormai la Desnosedici in mano.

“Non direi che è al cento per cento è tutto sistemato. Dal primo giro è stato quasi perfetto. La nuova leva del freno gli permetteva un po’ più di margine nelle staccate. L’ adattamento è una cosa difficile: a Portimao e Austin aveva un passo veloce, ma ci sono tante cose… La velocità c’è, ma bisogna sistemare le cose piccole, il suo giro veloce all’ultimo passaggio dimostra che era a posto”.

Un rapporto con un pilota non si costruisce in pochi mese, ma sembra che la confidenza fra Frankie e Marc sia in crescita.

“Veramente con un un pilota come lui non è difficilissimo. Certo si deve capire. Il suo sistema, e il nostro. Lui ha imparato cosa da me ed io da lui. All’inizio abbiamo lasciato la moto così com’era, poi a Portimao abbiamo fatto un piccolo step e ad Austin un altro passo in avanti”.

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