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MotoGP, Acosta: "Mi sono divertito come un bambino, e non ho neanche vinto la gara!"

"La gara più divertente della mia vita, infuocata, mi ha ricordato i tempi in Moto3. Bello il sorpasso di Marquez, ma anche Vinales oggi aveva qualcosa in più, sono felice per lui, ha vissuto anche momenti difficili. KTM? Stiamo arrivando. Il campionato? preferisco pensare a Jerez,  il titolo non è una priorità"

MotoGP: Acosta:

Talento, velocità ed un pizzico di incoscienza, queste le parole che riassumono forse Pedro Acosta, che al suo terzo appuntamento in MotoGP continua a dare spettacolo in pista. Anche sul circuito delle Americhe "El Tiburon" spagnolo non si è tirato indietro lanciandosi nella mischia con la maturità di un veterano e l'incoscienza giovane di chi non si accontenta. La maturità, quella di una scelta delle gomme rivelatasi azzeccata nella gestione della gara lunga, e l'incoscienza, dimostrata in quelle staccate e quelle durissime frenate con cui la nuova promessa della MotoGP ha inanellato una serie di sorpassi mozzafiato.

Portatosi in testa alla gara sin dai primissimi giri, ha inizialmente ceduto il passo a piloti del calibro di Marquez e Martin, mantenendo però le distanze. Emblematico il duello con Marc Marquez, che sembra essere diventato un appuntamento fisso  tra i due in queste prime battute di stagione, risoltosi poi con un sorpasso d'esperienza di Marc poco prima che questi venisse tradito dall'anteriore della propria GP23. Tornato quindi nuovamente in testa alla gara, Acosta  ha poi tentato invano di arginare un dirompente Vinales, incontentibile qui ad Austin. Conquista così un secondo gradino del podio, il secondo in tre gare, che porta il giovane Acosta quarto in classifica con 54 punti. Interrogato sulle potenzialità di poter lottare per il titolo smorza le aspettative: l'enfant prodige della KTM è qui per divertirsi e di pressione non vuole saperne, ma a tutti gli effetti è uno dei protagonisti di questa infuocatissima stagione.

Oggi per la prima volta, e per ben due volte, sei stato in testa alla gara.
"Mi sono divertito come un bambino! - esordisce il diciannovenne spagnolo - sono davvero soddisfatto della gara e di come ha lavorato il team. parlando col mio manager ho ricordato i tempi in cui correvo in Moto3 compiendo molti sorpassi, è sicuramente stata una delle gare più divertenti della mia vita, e non l'ho neanche vinta! - scherza poi - oggi non è stato facile perchè non avevamo mai utilizzato la media al posteriore durante il weekend ed era un grosso punto di domanda, specie rispetto alla Moto2 in cui in genere si utilizza tutti la stessa mescola. Ma sapevamo dati dati che era l'unica opzione per me o non avrei finito la gara. Non nascondo però che ero un pizzico nervoso in griglia, il mio capotecnico parlava con tutti, ma alla fine è andata bene e mi sono divertito".

Se dovessi riassumere questa gara con una parola, quale sceglieresti?
"Il fuoco! È stata una gara infuocata, ieri ho fatto un disastro con la gomma posteriore, dopo i sorpassi di Marc e Martin la gomma era distrutta. Questo è il motivo per cui abbiamo optato per la media, e per questo ringrazio anche il team che ha l'esperienza per prendere queste decisioni".

Nelle ultime fasi di gara spingevi dietro a Maverick, quand'è che hai realizzato di non avere più modo di raggiungerlo?
"Basta guardare il suo passo gara per capire. Quando l'ho visto già ieri nella Sprint ho capito che sarebbe stato veloce, oggi ho provato qualsiasi cosa avessi a mia disposizione, ho cercato di stargli dietro e quando mi ha sorpassato ho cercato di chiudere la curva per difendermi frenando molto tardi alla 12 ma oggi era impossibile batterlo, è chiaro che in questo weekend avesse qualcosa in più. Sono davvero felice per lui e per il suo risultato, è un pilota che ha sempre lavorato duro ed ha passato anche dei momenti difficili negli ultimi anni, quindi sono felice per lui e per la sua famiglia".

Da rookie, i tempi sul giro arrivano facilmente o senti di essere ancora molto al limite?
"L'ho detto da inizio anno, con la KTM stiamo arrivando, stiamo migliorando, anche se non conosco ancora bene i limiti della moto, infatti non sto cadendo molto. Questo significa che abbiamo ancora margine, ma non stiamo neanche lavorando troppo sul setup, che è lo stesso da Valencia. Ovviamente in KTM Binder rimane il riferimento, ma anche tutte le informazioni che arrivano dal test  team con Pol e Dani sono fondamentali, i loro dati ci aiutano tantissimo, stanno facendo un lavoro incredibile. Ora ci siamo concentrando molto sullo stile di guida e sulla gestione dell'anteriore, che in MotoGP con le Michelin sono molto diversi dalla Moto2".

Sei anche l'ultimo arrivato in griglia a non aver mai provato la MotoGP senza l'aerodinamica, può essere un vantaggio?
"Anche Pecco e Martin hanno corso principalmente con l'aerodinamica, però sicuramente per me è tutto nuovo e non devo riadattare il mio stile di guida come ad esempio stanno facendo piloti come Marquez. Onestamente non ci penso, siamo i 24 piloti più veloci del mondo e affrontiamo tutti le stesse difficoltà".

Hai detto di aver imparato molto da Marc e Martin nella Sprint, cosa hai appreso che hai potuto portare in pista oggi?
"Sicuramente ho gestito meglio le gomme oggi, ieri è stato un disastro mentre oggi quando Martin mi ha passato non stavo spingendo al limite. Oggi ho gestito sopratutto nel T1 e ha funzionato, mentre nelle frenate ho cercato di dare spazio in modo da poter incrociare le traiettorie meglio in uscita di curva".

Hai lottato molto con Marc oggi fino al momento in cui è caduto.
"Oggi Marc ha fatto un bellissimo sorpasso, penso sia caduto perchè in quel punto del tracciato all'interno ci sono sempre delle piccole chiazze di umido e lui era molto piegato. Ad ogni modo è stato fantastico lottare con tutti questi piloti ad altissimo livello, non solo con Marc. Anche Maverick è un pilota velocissimo, sono più che felice di aver lottato con lui".

Questo risultato ora ti porta al quarto posto in classifica, in tre gare hai già dimostrato molto e c'è chi dice che puoi già lottare per il titolo.
"Al momento preferisco pensare alla prossima tappa a Jerez più che al campionato, tutte queste aspettative sono solo pressione aggiuntiva. Stiamo vivendo un momento positivo col team e con la moto, mi godo il momento e ovviamente incrociamo le dita per il titolo ma per ora non è la nostra priorità".

Prossima tappa Jerez, dopo Austin, a quali circuiti guardi con più interesse sul calendario?
"Phillip island ed il Mugello sono tra i circuiti che preferisco, ma non li penso in termini di possibilità di vittoria, pensarci porta solo pressione".

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