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MotoGP, Acosta: “Voglio di più, ma oggi Marc e Jorge sono stati più intelligenti di me”

“Alla fine è come l'amore, bisogna soffrire per migliorare. Oggi è stato così vicino che ha fatto molto male. Non mi piace perdere e ogni anno sempre meno. Non penso al fatto di essere il primo dei piloti KTM, ma che ci sono tre moto più veloci davanti a noi”

MotoGP: Acosta: “Voglio di più, ma oggi Marc e Jorge sono stati più intelligenti di me”

Pur essendo stato ancora una volta uno dei grandi protagonisti della MotoGP, Pedro Acosta non può essere del tutto soddisfatto per come è andato il suo sabato. Scattato dalla seconda posizione dopo una strepitosa qualifica, il due volte iridato ambiva a riportare sul podio la RC16 del team Red Bull GasGas Tech3, dopo il terzo posto conquistato nel Gran Premio del Portogallo. Pur avendo dato vita a un bel duello con Marc Marquez per la piazza d'onore, tuttavia, il 19enne si è dovuto arrendere prima all'otto volte campione e poi al rientro di Jorge Martin, che gli ha strappato il gradino più basso del podio della Sprint di Austin.

“Non sono troppo contento. Oggi ero così vicino e allo stesso tempo così lontano. Alla fine è come l'amore, bisogna soffrire per migliorare. Oggi è stato così vicino che ha fatto molto male e questo ci farà migliorare per domani. Ad ogni modo, non mi piace perdere e diventa sempre peggio di anno in anno, ma guardando i lati positivi questa è stata la prima giornata in cui siamo stati molto veloci in qualifica, in cui abbiamo fatto una bella partenza e in cui siamo stati in una posizione da podio per gran parte della gara - ha osservato Acosta - Alla fine, Marc e Jorge sono stati più intelligenti di me oggi. Loro sanno esattamente come gestire la gara, in quali momenti spingere o superare. Devo imparare da queste cose per essere ancora più forte”.

Essendo soltanto alla terza Sprint Race della sua carriera, del resto, Pedro non può ancora contare su un bagaglio d’esperienza come quello dei suoi rivali.

“Non è facile dopo aver affrontato per tre anni della mia vita solo gare lunghe, passare al sabato dalle pre-Qualifiche alle Qualifiche e poi alla Sprint nel pomeriggio - ha aggiunto - Di solito in gara devi pensare a gestire perché hai 20 giri da fare, mentre in una Sprint, che è sulla distanza ridotta, puoi tenere aperto il gas fino alla fine. Ma forse si può anche fare quasi tutta la gara al 95% e poi spingere al 100% per tipo tre giri, quelli più importanti della gara e questa è una cosa che Marc e Jorge avevano bene in mente”.

Nemmeno il fatto di essere il primo dei piloti KTM già dalle prove di ieri è una consolazione per il giovane spagnolo, che ambisce a molto di più di una medaglia di legno.

Essere la prima delle KTM non è qualcosa a cui penso. Dobbiamo pensare che abbiamo davanti tre moto più veloci e né io né il marchio vogliamo essere in questa posizione. Dobbiamo lavorarci sopra, Prendendo le cose buone di oggi, sono stati più veloci che a Portimao nella Sprint, siamo più competitivi e stiamo migliorando, ma vogliamo di più. Tutti noi che siamo qui per competere vogliamo di più” ha commentato Acosta, che in Texas ha dato prova di essere migliorato anche in frenata: “La nostra moto funziona molto bene in generale. Stiamo facendo progressi e dobbiamo essere più che felici del lavoro del nostro test team”.

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