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SBK, Danilo Petrucci: il peso degli infortuni e quella forza di andare oltre

La carriera di Danilo è stata condizionata dal dolore e dalla sofferenza per le tante cadute come lui stesso ci disse: “Non ho più un arto sano”. Questa volta Petrux se l’è vista davvero brutta, come mai in vita sua, ma siamo convinti riuscirà a vincere anche questa sfida, aspettandolo presto

SBK: Danilo Petrucci: il peso degli infortuni e quella forza di andare oltre

Danilo Petrucci ci mancherà ad Assen. Oltre che per le sue gesta in pista per il suo modo di essere nel paddock: un uomo vero, spontaneo, genuino, semplice, diretto, alla portata di tutti, come piace a noi. Da quando è arrivato nel paddock della Superbike spesso e volentieri ci siamo ritrovati in sua compagnia, ascoltando i suoi aneddoti di vita legati alle esperienze maturate in MotoGP, Dakar, MotoAmerica fino ad arrivare nel Mondiale delle derivate.

Ascoltarlo ci fa sorridere, perché diverte e fa divertire, con i suoi racconti dove spesso non rinuncia mai a fare della sana autocritica. D’altronde Danilo è questo: un pilota tra la gente, capace di stare a stretto contatto, senza che vi siano filtri o barriere. Uno come lui o lo ami o lo ami, non ci sono altre soluzioni.

Nella sua lunga carriera a due ruote, oltre ai successi e alle gioie, ha dovuto però fare i conti con i tanti infortuni che gli hanno messo i bastoni tra le ruote. Come non ricordare la caduta nei test invernali di Phillip Island del 2016, quando riportò varie fratture scomposte alla mano destra, a tal punto da essere necessari una placca e ben 12 viti.

Dall’asfalto allo sterrato il passo è stato poi breve, perché a marzo 2022, sulla pista di Montevarchi, il cross gli presentò il primo conto, accusando la frattura del collaterale sinistro e varie abrasioni lungo il corpo, condizionandogli la preparazione in vista della Dakar. A proposito di Dakar, nella seconda settimana di gara del RAID, il pilota ternano si infortunò prima la spalla in seguito il polso già rotto in precedenza nel 2014 a Jerez.

Come se non bastasse, alla lista si aggiunge poi l’incidente di due anni fa in Virginia, quando correva nel MotoAmerica, infine quest’ultimo di ieri col cross. Secondo quanto abbiamo appreso nelle ultime ore, questa volta il nostro Petrux se l’è vista davvero brutta, rischiando forse come non mai in vita sua. Un caduta veramente importante tanto da coinvolgere clavicola, scapola ma soprattutto la mascella, nonostante su quest’ultima ci sia un cauto ottimismo da parte dell’entourage attorno al pilota.

Al di là dei risultati conquistati in pista, la vera forza di Danilo è sempre stata quella di rialzarsi dopo le tante cadute e gli infortuni, riuscendo a tornare più forte di prima. Per certi versi questa può sembrare una frase fatta, ma in realtà sono i numeri della sua carriera a dircelo, confermando appieno quella che è la forza d’animo di questo nostro grande campione, capace di andare oltre le avversità, stringendo i denti e mettendoci tenacia e coraggio: “Non ho più un arto sano”, così ci disse lo scorso anno a Jerez in occasione del suo primo test in Superbike.

Forse è anche per questo che Danilo piace così tanto alla gente: vuoi per il suo modo spontaneo di essere, vuoi per il suo spirito combattente, ma soprattuto per il suo sapere andare oltre, che cela un messaggio di vita e sport…

Ti aspettiamo presto Danilo…   

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