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MotoGP, Carlos Ezpeleta approva il 'sindacato' piloti: "Non c'è nulla di sbagliato"

"Giusto che si riuniscano tra di loro. Il loro parere è tenuto in grande considerazione e non solo per la sicurezza e lo sport. Tra i temi discussi anche quelli commerciali, per cui noi come organizzatori siamo aperti al dialogo"

MotoGP: Carlos Ezpeleta approva il 'sindacato' piloti:

Da mesi i piloti del motomondiale si stanno consultando per individuare la giusta formula per dare forma e vita ad un sindacato che tuteli i loro diritti, un po’ come succede in F1 con la GPDA. Attualmente per discutere dei temi relativi alla sicurezza c’è la Safety Commission che, ogni fine settimana di gara, al venerdì, si riunisce, conivolgendo oltre ai diretti protagonisti il promoter Dorna. Tuttavia, in occasione del recente GP del Portogallo, i politi si sono ritrovati negli uffici dell'IRTA per tentare di fare un passo avanti in più verso la creazione dell’associazione.

A tal proposito il sito Motorsport.com, all’interno del podcast “Por Orejas” ,ha domandato al direttore sportivo della serie Carlos Ezpeleta un proprio commento. “Credo che il parere dei piloti sia tenuto in grande considerazione sin dal principio degli anni 2000 e non solo sotto il profilo della sicurezza o quello sportivo”, ha detto.

A mettere in allarme gli attori principali della categoria l’aumento degli appuntamenti iridati a 22 e l’inserimento della Sprint Race del sabato. “Si stanno affrontando tanti cambiamenti nel campionato, per cui in alcune situazioni si trovano d’accordo e in altre meno - ha continuato il CSO di Dorna -  Ad ogni modo, hanno sempre diritto di parola. Ultimamente c’è maggiore volontà di unirsi e lo si nota anche in altri sport, ma personalmente non lo considero un dramma. Anzi, ci fa molto piacere ascoltarli perché sono i nostri eroi e i nostri ambasciatori. Ad esempio da quanto so, stanno discutendo molto anche degli aspetti commerciali, che hanno un impatto su di noi come ente organizzatore e ancora di più sui team. In fin dei conti i corridori non sono né nostri come Dorna, né della categoria, ma delle scuderie, di conseguenza il dialogo non si può e non vogliamo impedirlo. Ben venga dunque il confronto. Abbiamo con loro una relazioni diretta e siamo felici del lavoro che stiamo facendo assieme”.

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