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SBK, Dalla Ducati del Mondiale a quella del CIV: come e quanto cambia la Panigale V4

Parla Pirro: “Motore e telaio sono gli unici aspetti in comune tra le due moto. Sul fronte centralina, invece, siamo indietro di anni nel CIV rispetto al Mondiale”

SBK: Dalla Ducati del Mondiale a quella del CIV: come e quanto cambia la Panigale V4

Due settimane fa lo abbiamo visto in azione a Barcellona con la Ducati V4 del Mondiale, da quest’oggi lo ritroviamo invece con quella del CIV. A Misano parte infatti la caccia di Michele Pirro al decimo titolo con l’obiettivo di lasciarsi alle spalle l’amarezza dello scorso Campionato.

Di questo e molto altro ne abbiamo parlato con il diretto interessato nei giorni scorsi in una lunga intervista che il portacolori Barni ci ha voluto concedere. Al tempo stesso il pilota pugliese ha voluto spiegare come e quanto cambia la Ducati V4 versione Mondiale rispetto a quella del Campionato Italiano.

“Anche se entrambe sono Superbike, tra le due moto ci sono alcune sostanziali differenze – ha spiegato Pirro – le uniche cose che restano uguali sono la forma del motore e il telaio. Per il resto emergono poi aspetti ben differenti, a partire dalla centralina MoTeC, utilizzata nel CIV a differenza di Magneti Marelli nel Mondiale così come le gomme Dunlop anziché Pirelli”.

L’attenzione di Pirro si sposta poi dal punto di vista tecnico.
“Il forcellone è poi diverso così come la distribuzione dei pesi, andando a lavorare su differenti tipi di rigidezza. Diciamo che la Panigale del CIV si avvicina molto a quello che è il modello di serie mentre quella della Superbike tende di più ad andare in direzione della MotoGP infatti le sensazioni in sella sono simili alla Desmosedici”.

Tra i tanti cambiamenti c’è poi la questione legata ai freni.  
“Nel CIV non puoi intervenire  sull’impianto frenante così come sulle pinze. Nel Mondiale Superbike invece hai più margine di manovra, infatti puoi affidarti a un impianto frenante stile MotoGP ad eccezione ovviamente dei dischi in carbonio, perché restano quielli in acciaio”.

L’ultimo punto su cui si sofferma Pirro è quello riguardante l’elettronica.
“Nel Mondiale l’elettronica è libera, di conseguenza puoi intervenire scegliendo che tipo di parametri adottare da un tratto di pista ad un altro. Nel Campionato italiano utilizziamo invece un elettronica che è indietro anni. Non ci sono possibilità di intervento e utilizzi lo stesso parametro per lungo tutta la pista senza possibilità di adattare da settore a settore. Tutto ciò è quindi limitativo"

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