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MotoGP, VIDEO - Melandri: "Mi piacerebbe rivedere piloti con personalità"

"Adesso mi sembra che ognuno faccia solo quello che deve fare e poi una volta finito sparisce. E’ un ambiente troppo impostato, dove tutto deve funzionare secondo certe regole"

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Marco Melandri ha approfittato del Blue Racing Day organizzato da Yamaha a Misano per tornare in sella alla R1, ma questa volta non si trattava della versione SBK con cui ha corso la sua ultima stagione completa da pilota. Marco ha infatti fatto qualche giro di pista su una R1 GYTR allestita dai ragazzi di GRT e per quanto si trattasse semplicemente di fare qualche giro in scioltezza, possiamo garantirvi che lo stile di Melandri resta uno spettacolo di eleganza e precisione. 

Abbiamo approfittato della sua gentilezza per fare qualche battuta con lui sul presente della MotoGP e della SBK, su quanto siano cambiati questi due paddock che Melandri ha vissuto da protagonista. Marco non si è tirato indietro e come sempre ha espresso dei pensieri molto chiari, diretti e interessanti!

Bello rivederti in pista oggi, stile sempre spettacolare. 
"Qualche giro ci sta sempre bene! Poi sono sempre curioso di capire il livello delle supersportive stradali, come si comportano in pista. Mi serve sempre un po’ di tempo per togliere un po’ di ruggine, però dopo qualche giro la mente torna ad essere quella di sempre, i riferimenti un po’ meno".

Che ne pensi dei piloti di oggi, in MotoGP e SBK? Tu hai scritto delle pagine bellissime di entrambe le categorie.
"E’ sempre facile dire che era meglio ai miei tempi, diciamo invece che era diverso. Sicuramente c’era un po’ più di valore umano. Anche le relazioni tra i piloti esistevano, buone o cattive che fossero, almeno c’erano. Adesso mi sembra che ognuno faccia solo quello che deve fare e poi una volta finito sparisce. E’ un ambiente troppo impostato, dove tutto deve funzionare secondo certe regole".

Mancano personalità come la tua, quella di Rossi, Biaggi, Capirossi?
"Non vedo più piloti con una certa personalità, che comunque con la dote di riuscire a guidare bene la moto trasmettono anche quello che sono realmente. Questo secondo me è un qualcosa che mi piacerebbe rivedere. La gente a casa si affeziona al pilota, al personaggio, a quello che trasmette quando li guarda. Un qualcosa che contraddistingue gli anni che ho vissuto io, quando eravamo quattro italiani con me, Rossi, Biaggi e Capirossi. Eravamo tutti molto diversi e credo che questo sia stato molto bello".

Cosa pensi del mondiale SBK di quest'anno, sembra bello tirato. 
"Molto bello il mondiale SBK, sono stato a Barcellona ed ho visto una Superpole Race davvero combattuta ed era da tanto tempo che non vedevo una gara così. Adesso secondo me i valori in campo cambieranno tanto di gara in gara, abbiamo corso su due piste dove c’erano curve molto lunghe dove c’era da fare tanta percorrenza ma al contempo salvare le gomme. Poi sono due piste su cui avevano provato prima della gara. Adesso si andrà in Olanda dove il meteo è sempre imprevedibile, non serve salvare le gomme e quindi potranno spingere dall’inizio alla fine e non si proverà prima della gara, quindi credo che i valori in campo cambieranno ancora un po’".

Domanda di fuoco: cosa pensi del contatto da Marquez e Bagnaia a Portimao?
"Premetto che secondo me è colpa di nessuno ma anche di entrambi. Marquez ha superato e poi ha rallentato più che poteva per rientrare nella linea giusta, ma Bagnaia ha cercato di incrociare per riprendere la posizione e l’ha fatto. Io credo solo che Pecco si sentisse forte di avere la linea interna e quindi di non avere la peggio in caso di contatto e sicuramente vedendo Marquez un qualcosina in più ti viene sempre di darlo. Quindi si è ributtato dentro senza pensare alle conseguenze che avrebbe potuto avere un contatto. Marc invece pensava di rientrare in tempo perché Pecco non recuperasse. Si sono toccati e sono andati entrambi giù, ma è una cosa che si era già vista e si rivedrà senza dubbio tante altre volte. Per me ben vengano certi episodi perché almeno i piloti hanno dimostrato grinta e carattere. Non avrei apprezzato vederli in fila indiana fino alla fine".

Manca un po' di spettacolo, meno male che c'è Acosta. Tu cosa ne pensi?
"Per fortuna c’è Acosta, se non fosse stato per lui anche in Qatar, con anche qualche sorpasso di Binder, sarebbe stata una gara sottotono. Ha portato brillantezza, adesso vedremo le prossime gare cosa farà. Da un certo punto di vista spero non vada forte in qualifica così deve recuperare in gara".

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