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MotoGP, Meregalli: “Yamaha è più lontana che mai: serve tempo, non siamo dei maghi”

“Stiamo facendo progressi, ma serve tempo per migliorare ulteriormente. Quartararo? All’inizio dell'anno scorso era nervoso e deluso, ma ora ha capito che la situazione è questa e la accetta”

MotoGP: Meregalli: “Yamaha è più lontana che mai: serve tempo, non siamo dei maghi”

“Siamo più lontani che mai rispetto ai nostri avversari. Abbiamo fatto alcuni passi avanti, ma le altre Case sono migliorate ulteriormente e il gap tra i costruttori europei e giapponesi è davvero grande”, questo è stato il quadro mesto e sconsolato dipinto da Fabio Quartararo al termine del GP del Qatar. Una fotografia del momento delicato attraversato dalla Yamaha, che ha racimolato soltanto 5 punti nel primo fine settimana dell’anno, grazie all’11ª posizione raggiunta con il nizzardo nella gara di domenica, dopo il 12° posto nella Sprint. Peggio è infatti andata al nuovo compagno di box di El Diablo, Alex Rins, la cui avventura con la Casa dei Tre Diapason si è aperta con un 17° e un 16° posto.

Risultati che non rendono giustizia agli sforzi profusi durante l’inverno dal costruttore giapponese, ma che in realtà non sono poi così diversi dalle aspettative con cui la Yamaha ha affrontato il primo appuntamento del 2024, dopo essersi fatta un’idea del proprio potenziale nel corso dei test pre-stagionali. 

“Fabio ha fatto quello che poteva, per il momento. Avevamo già visto cosa potevamo fare qui quindici giorni fa durante i test, avevamo già visto il livello quando abbiamo fatto la simulazione di gara. Ovviamente non siamo contenti, ma siamo realisti e obiettivi. Abbiamo elencato le cose da fare, ma ci vuole tempo” ha commentato il team manager Massimo Meregalli ai microfoni di Canal+, come riportano i colleghi di Motorsport.com.

Pur avendo modificato il proprio approccio per adattarlo il più possibile alla mentalità europea e aver rafforzato la squadra con gli innesti di Massimo Bartolini e Marco Nicotra, il direttore tecnico e l’aerodinamico provenienti dalla Ducati, la Casa nipponica sa di avere ancora bisogno di diverso tempo per ridare abbastanza competitività alla M1 da riuscire a colmare il divario con le squadre di vertice.

“Stiamo facendo progressi, abbiamo migliorato la velocità massima e l’aerodinamica, ma dobbiamo progredire ulteriormente - ha riconosciuto il manager italiano - Sono deluso, sì, ma anche soddisfatto, perché abbiamo fatto quello che potevamo. Abbiamo raccolto dati, abbiamo fatto progressi dopo la Sprint, in cui abbiamo avuto un problema di degrado. È successo anche domenica ma in misura minore. Abbiamo cambiato alcune cose e ora sappiamo davvero cosa vogliamo fare e dove vogliamo arrivare, ma ci vuole tempo. Non siamo dei maghi. Ci vuole tempo per arrivarci”.

Tracciata la strada da seguire, la Yamaha avanza a piccoli passi, sapendo di avere dalla sua il nuovo sistema delle concessioni e una stagione agli inizi, che conta altri 20 Round sul proprio calendario. Il tempo non sembra mancare al marchio del Sol Levante, ma la verità è che si tratta di una corsa contro il tempo. Soprattutto per tenersi stretto Quartararo, che ha già iniziato a sondare il terreno in vista della scadenza del suo contatto e potrebbe ambire a un posto in Aprilia per il 2025

“Fabio lavora bene e cerca di stare calmo. Forse all’inizio dell'anno scorso era molto nervoso e deluso, ma adesso ha capito che la situazione è questa e la accetta. Stiamo lavorando nel miglior modo possibile, nella stessa direzione, e il lavoro di Fabio in questo fine settimana è stato buono. Si tratta di un modo diverso di lavorare” ha spiegato Meregalli, che ripone la sua fiducia nella pazienza e nella collaborazione del Campione del Mondo 2021: Qualche anno fa cercava solo di vincere, ora lavora con l’obiettivo di progredire, raccogliere più informazioni possibili e fare test. Abbiamo già provato alcune cose nuove al Mugello e faremo lo stesso a Portimao. Il programma è piuttosto vasto e dovremo coprirne il più possibile”.

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