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MotoGP, Marc Marquez: "Ho votato contro lo spostamento delle pre-qualifiche"

"Se ci permettono di scendere in pista, vuole dire che è sicuro. Fare tutto domani è ancora peggio. Per me è stata una giornata solida, ma la pole se la giocheranno Bagnaia e Martin"

MotoGP: Marc Marquez:

A Marc Marquez non è piaciuta la decisione di trasformare le FP2 in un turno di prove libere e spostare a domani la sessione che deciderà l’ingresso diretto in Q2. Lo spagnolo del team Gresini spiega la sua decisione: “abbiamo fatto una riunione, abbiamo votato. Quale è stato il mio voto? Di non cambiare il programma - le sue parole - Secondo me, se ci permettono di scendere in pista è perché è sicuro e se è sicuro possiamo fare il time attack. Per me, fare domani le pre-quaifiche, le qualifiche e la gara sprint è ancora peggio. In passato era stato deciso che avremmo potuto correre sul bagnato in questa pista e le vie di fuga sono enormi, se l’asfalto è più scivoloso fai solamente più piano. Comunque abbiamo votato, rispetto la decisione, ma non sono d’accordo”.

A rallegrargli la giornata c’è il primo posto in quel turno. “Sul bagnato, avrei preferito farlo sull’asciutto” sorridere.

Nemmeno sull’asciutto sei andato male, hai fatto il 4° tempo…
È stata una buona giornata, solida, lo cercavo. È stato strano guidare per la prima volta la Ducati sul bagnato in Qatar e le sensazioni sono state buone, ma la cosa più importante sono state avere le stesse dei test sull’asciutto. Ci sono ancora 4 o 5 piloti più veloci di me, domani sarà una giornata impegnativa e il principale obiettivo sarà entrare assolutamente in Q2 e poi fare un bel giro in qualifica perché conterà molto”.

Quali sono al momento i tuoi punti di forza e quali quelli deboli?
Fatico nelle curve veloci, di solito succede su una moto con cui non hai ancora completa fiducia. Vado invece bene in frenata, è la forza del mio stile di guida”.

Hai ancora il vizio di guidare la Ducati come la Honda?
Oggi, all’inizio delle FP1, mi sono trovato in mezzo agli altri piloti… ed è riapparso quello stile (ride). Me ne sono accorto, allora ho rallentato e quando sono rimasto solo ho cominciato le mie prove. Ho fatto lo stesso alla seconda uscita, avevo Martin davanti e non l’ho seguito: con la Honda cercavo sempre una scia, ma ora è diverso, devo lavorare su me stesso e ho bisogno di capire tante cose”.

Ti senti più pronto di quanto pensassi ieri?
Ogni giorno mi sento più pronto, ma non ancora abbastanza. Anche se questa è una pista in cui ho vinto una sola una volta nella mia carriera, quindi dove ho sempre faticato, non mi sento lontanissimo dai migliori. Sono lontano, ma non troppo, però voglio aspettare domani perché oggi è stata una giornata un po’ falsata. Per esempio, Bagnaia non ha spinto, molti altri non hanno dato il 100% e sul bagnato è stato strano, domani vedremo dove sarò”.

Riesci a capire in che punto sei del tuo processo di transizione da Honda a Ducati?
Non lo so, oggi potrei dire 100% e fra 3 gare che sono al 60%. La mia sensazione in questo momento è di stare facendo tutto quello che posso per migliorare ogni giorno. Nell’inverno ho fatto i passi giusti, sono stato calmo, ho cercato di evitare cadute, ma in un fine settimana di gara è diverso, aumenti i rischi.

È vero che la Ducati si adatta a tutti gli stili di guidi?
In questo momento la guido molto dolcemente, è l’unico moto in cui sento la moto. Non posso derapare come facevo, solo in alcuni giri, ma ho guidato la stessa moto per 11 anni, ora sono salito su un’altra e ognuna ha i suoi segreti. Bagnaia e Martin conoscono molto la Ducati, lo si vede nel giro secco, ma loro hanno guidato solo questa moto e non fanno confusione”.

I dati di chi guarderai questa notte?
Li ho già guardati (ride). Quelli di Martin, che è stato il più veloce, e anche quelli di Bagnaia. Pecco è stato 10° in FP1, ma è già più veloce di me in alcuni settori. Domani la pole position se la giocheranno lui e Jorge”.

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