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SBK, Su il sipario a Phillip Island: Toprak e Rea rilanciano la sfida a Bautista

In Australia scatta una stagione pronta per regalare spettacolo: Razgatlioglu minaccia Alvaro, accompagnato dalle Yamaha di Rea e Locatelli e dalle incognite Bulega e Iannone

SBK: Su il sipario a Phillip Island: Toprak e Rea rilanciano la sfida a Bautista

Conclusi i test pre-stagionali, per il Mondiale Superbike è arrivato il momento di fare sul serio e riaccendere i motori per il primo Round 2024, che si terrà, come di consueto, sulla pista di Phillip Island (QUI gli orari del weekend). Il primo assaggio di quello che ci aspetterà in una stagione imprevedibile e ricca di cambiamenti per classe regina delle derivate di serie, sia a livello regolamentare che sullo schieramento di partenza.

Quasi una nuova era per il campionato, o quantomeno un nuovo inizio per gran parte dei piloti in griglia, a cominciare da Alvaro Bautista. Pur non avendo cambiato squadra o moto, come gran parte dei suoi colleghi, il due volte iridato dovrà infatti prendere dimestichezza con i 6 kg di zavorra che appesantiranno per quest’anno la sua Panigale V4R. Uno svantaggio di cui si comincerà a capire la reale portata proprio qui in Australia. Il primo vero banco di prova su cui misurare il potenziale in gara del binomio in Rosso, dopo un inverno trascorso a lavorare più sulla ricerca del feeling che della prestazione. Anche a causa degli strascichi dell’incidente patito lo scorso ottobre a Jerez, che ha condizionato l’intera preparazione dell’alfiere Aruba.it Racing - Ducati.

Forse non sarà la lepre della passata stagione, in ogni caso Alvaro ha confermato nei test di avere un passo gara da protagonista sul tracciato amico di Phillip Island e i favori del pronostico per il tris iridato. La sfida però si preannuncia molto più accesa rispetto alla passata stagione, con Bautista che dovrà guardarsi più che mai le spalle da una nutrita schiera di avversari, pronti a rubargli scettro e corona. 

Razgatlioglu e Rea affilano le armi

Unico pilota a riuscire a tenere testa al 39enne spagnolo nel 2023, Toprak Razgatlioglu è impaziente di giocarsi la rivincita in sella alla sua BMW M 1000 RR e si candida per recitare anche quest’anno la parte del primo degli sfidanti. Sebbene la Casa bavarese abbia concluso la passata stagione senza nemmeno l’ombra di un podio, i progressi compiuti durante il precampionato, e il rapido adattamento di Toprak alla moto, lasciano infatti pensare che abbia tutte le carte in regola per essere della partita già dalle prime gare dell’anno. Provando anche ad approfittare di un Bautista non ancora nel pieno della condizione e del pit stop obbligatorio  nelle gare lunghe a Phillip Island, che potrebbe aiutarlo a tenere sotto controllo l’elevato consumo della gomma posteriore che rallenta ancora la BMW.

Lasciata la Kawasaki dopo nove anni e sei titoli Mondiali, Jonathan Rea si presenta al via della stagione con i colori del team Pata Prometeon Yamaha e tanta voglia di riscatto, dopo le ultime difficili annate in sella alla Ninja. Il Cannibale vuole vincere e ha dimostrato di aver già instaurato un ottimo feeling con la R1 ereditata da Razgatlioglu, con la quale si è costantemente migliorato nel corso dell’inverno. Resta però ancora da capire il vero potenziale di Johnny in Australia, anche a causa della brutta caduta di cui è stato protagonista durante il test di martedì, che ne ha condizionato il lavoro in pista.

Bulega e Iannone, i rookie di lusso del Mondiale 2024

Tra i piloti in lizza per un posto sul podio viene difficile escludere Nicolò Bulega, grande rivelazione dei test pre-stagionali. Pur essendo uno dei rookie al via del campionato, il campione in carica della Supersport ha già fatto vedere grandi cose in sella alla Panigale V4R ufficiale, con cui si è tolto anche lo sfizio di firmare il record a della pista a Jerez. Subito veloce sul giro secco, il nativo di Montecchio Emilia è riuscito a migliorare anche nel ritmo gara tra Portimao e Phillip Island, dove è stato uno dei migliori nella gestione degli pneumatici. La tenuta in gara, anche a livello fisico, è però uno dei grossi scogli con cui dovrà misurarsi Bulega, che potrebbe anche patire il format con tre gare della SBK. Almeno in questo avvio del Mondiale.

C’è poi grande attesa e curiosità nei confronti di Andrea Iannone, altro pilota da non sottovalutare. I quattro anni di stop forzato non hanno intaccato il talento e la velocità del 34enne abruzzese, subito a ridosso dei primi con la Ducati del team GoEleven. La classe e l’esperienza di certo non mancano a The Maniac, ma prima di iniziare a sognare in grande dovrà riuscire a ritrovare alcuni automatismi in gara e a migliorare le sue performance con la gomma morbida, che al momento rappresenta il suo grande tallone d’Achille.

Petrucci, Locatelli e Rinaldi tra i piloti da tenere d’occhio

Un problema ben noto a Danilo Petrucci che, oltre a soffrire per la mancanza di grip nelle curve veloci, ancora fatica a sfruttare al meglio lo pneumatico da qualifica e a trarre il massimo dalle gomme fresche. Ma il fatto che il pilota di Terni sia comunque riuscito a lottare per il podio nella seconda metà del 2023 lascia ben sperare in vista di questo suo secondo anno con i colori del team Barni Racing, a cui spera di regalare presto anche un successo. Un obiettivo condiviso con Andrea Locatelli, in cerca di risultati di rilievo dopo la crescita dello scorso anno, sigillata con otto podi. L’esperienza maturata in MotoGP dal suo nuovo capotecnico Tom O’Kane sarà un aiuto in più nella progressione del Loka, sempre competitivo sulla pista di Phillip Island, dove ha già conquistato un terzo posto nella passata stagione.

Andrà invece a caccia del rilancio Michael Ruben Rinaldi,pronto per un nuovo inizio con il team Motocorsa dopo la conclusione del suo sodalizio con la squadra ufficiale Ducati. Il precampionato del romagnolo non è stato dei più lisci, ma gli ingredienti per far bene ci sono tutti. Come certifica anche il passo avanti compiuto nel martedì di test in Australia. Tra gli indipendenti in cerca di un posto al sole non va poi dimenticato Sam Lowes, all’esordio tra le derivate di serie con il team Marc VDS. L’esperto pilota britannico e la squadra del conte Marc Van Der Straten avranno bisogno di un po’ di tempo per prendere le misure della categoria, ma è bene ricordare che non sono sbarcati nel campionato per recitare il ruolo di comparse. Bensì per arrivare presto al vertice, grazie alla competitività della Ducati V4R e di un progetto di alto livello, proprio come quello nel Mondiale Moto2. 

La lotta per le posizioni che contano è proprio quella in cui puntano a inserirsi anche l’idolo di casa Remy Gardner e il suo compagno di squadra Dominique Aegerter, al loro secondo anno con le Yamaha del team GRT. Ma non si possono non citare nemmeno Michael van der Mark, Garrett Gerloff e Scott Redding, pronti per dire la loro con le BMW 1000 RR ufficiali.

Kawasaki e Honda in cerca di un passo avanti

Con una concorrenza così agguerrita la lotta per la Top 10 sarà più combattuta che mai e questo non sarà certo un aiuto per una Kawasaki chiamata a rialzarsi, dopo le difficoltà del 2023 e l’abbandono di Rea. Per farlo, la compagine in verde potrà contare su 500 giri in più rispetto al 2023 e sulle doti di Alex Lowes e Axel Bassani. Raccogliere il testimone del sei volte iridato, tuttavia, non sarà un’impresa delle più semplici per i due alfieri KRT. Soprattutto per il pilota veneto, che in questo suo primo anno da ufficiale dovrà cercare di adattarsi il prima possibile a una Ninja ZX-10RR ben diversa dalla Ducati a cui era abituato.

Nettamente più in salita si prospetta però la stagione dei portacolori di Casa Honda. Il lavoro compiuto in inverno dal costruttore giapponese non ha dato i frutti sperati, al punto che la CBR1000RR-R non sembra aver compiuto nessun sostanziale passo avanti nel precampionato, nonostante il telaio rinnovato, un nuovo pacchetto aerodinamico e diverse altre novità, anche a livello di elettronica. Segnali poco incoraggianti in vista del primo appuntamento dell’anno, ma bisognerà aspettare almeno le prime gare per avere un’idea più chiara della situazione e di quanto potranno evolvere Iker Lecuona e Xavi Vierge una volta capita la nuova moto.

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