Tu sei qui

MotoGP, Aleix Espargarò: "La RS-GP24 non è una moto facile, ma ora è più competitiva"

"Però non danno punti per i test, anche se l'essere stati veloci su due circuiti è un buon segnale. col carico aerodinamico la moto è più pesante, avremo due setup diversi tra cui scegliere". Gli fa eco Maverick Vinales: "Più veloci sin dai primi giri, ora vorrei provare una gara lunga"    

MotoGP: Aleix Espargarò:

Al termine della prima giornata di test in Qatar, il quadro per l'Aprilia può dirsi decisamente positivo. Aleix Espargarò con un 1'52'332 ha chiuso la sessione a soli tre decimi dalla Ducati di Bagnaia, terzo dietro a Martin. Velocissimo anche il suo compagno Maverick Vinales, che ha fermato i riferimenti al crono col sesto miglior tempo senza provare il time attack. E' una Aprilia questa, a detta dei piloti, più competitiva grazie anche ai grandi passi in avanti in termini di aerodinamica, un segnale questo per la casa di Noale che la direzione intrapresa è quella giusta e che l'assalto al dominio Ducati sembra ora possibile.

"E' chiaro che si tratta soltanto dei test - interviene Aleix - ma per ora sono molto soddisfatto dei passi in avanti. Mi piace molto la nuova RS-GP2024, naturalmente qui in Malesia l'aderenza è molto diversa rispetto a quella di Sepang e riesco ad essere davvero veloce. Sono in particolare modo felice del livello raggiunto sul giro veloce, anche se abbiamo ancora un piccolo margine, ed anche in termini di passo con le gomme usate mi sento davvero competitivo".

Gran parte del merito va alla nuova aerodinamica o c'è dell'altro in termini di telaio e motore?
"E' ancora difficile dare un giudizio a questo punto, è vero il telaio è diverso come anche il forcellone, non si tratta solo di aerodinamica, quindi credo che tutto abbia subito delle piccole modifiche. La moto è migliorata sensibilmente in termini di stabilità e questo aiuta molto a tenere il passo con le gomme usate. Quando c'è molta aderenza a volte si fa fatica a capire come guidarla, non è decisamente una moto semplice, forse la più complicata con cui io abbia mai corso, ma è anche più competitiva quindi ben venga".

Cosa intendi quando parli di difficoltà nella guida?
"Non so se "pesante" sia il termine giusto, penso che sia legato al carico aerodinamico e a volte bisogna forzare davvero molto la moto e quando l'aderenza aumenta lo si avvera ancora di più. Ma alla fine dei giochi ciò che conta è avere una moto competitiva".

Avete già trovato un setup definitivo?
"Penso che opteremo per due setup diversi, uno che lavori con molto carico aerodinamico ed uno con meno. Questo aiuterà durante la stagione a seconda delle condizioni del circuito e dell'aderenza, al momento stiamo lavorando con almeno quindici setup diversi".

Essere stati veloci sin dai test di Sepang è un segnale positivo per l'inizio di questa stagione.
"In realtà non prendo i risultati dei test troppo seriamente, anche se è chiaro che essere già veloci su due circuiti diversi è una cosa positiva, ma non danno punti per i test".

Maverick: "sensazioni migliori dal primo giro"

Come Aleix, anche Maverick è d'accordo sull'impatto che ha avuto l'aerodinamica su questa nuova Aprilia, ma lo spagnolo è soddisfatto ed è già ansioso di mettersi alla prova sulle lunghe distanze.
"A Sepang abbiamo lavorato molto - interviene poi lo spagnolo - c'è sempre molto da fare con una moto nuova. Qui le sensazioni sono state migliori sin dal primo giro ma abbiamo ancora molti dettagli da rifinire. Oggi abbiamo lavorato moltissimo sull'aerodinamica, dobbiamo valutare le opzioni migliori e abbiamo molte combinazioni tra cui scegliere ma bene o male abbiamo trovato una base che ci piace. Nella simulazione della gara sprint abbiamo identificato alcuni dettagli su cui lavorare ma è normale, fa parte del processo".

"Rispetto ad Aleix ho provato un setup aerodinamico leggermente diverso - prosegue poi - quindi probabilmente ho avuto delle sensazioni leggermente diverse dalle sue. Non ho fatto time attack, se l'avessi fatto forse sarei stato più veloce, ma è nella simulazione della sprint che si identificano i veri dettagli su cui lavorare. A Sepang con le gomme uscivi e consumavi il posteriore, qui esci e quando torni la gomma è come nuova, ma dopo una sprint al 16° giro la sensazione  è completamente diversa. Mi piacerebbe provare la distanza di una gara, perchè il feeling cambia radicalmente".

Articoli che potrebbero interessarti