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MotoGP, Il tribunale delle Baleari chiude l'inchiesta sulla morte di Angel Nieto

E' stato respinto il ricorso dei parenti in merito all'archiviazione del processo, il giudice ha ritenuto inoltre ingiustificata la commissione per omicidio colposo per l'altro conducente coinvolto: "le sue facoltà non erano compromesse in qualche modo dal consumo di alcol"

MotoGP: Il tribunale delle Baleari chiude l'inchiesta sulla morte di Angel Nieto

Si chiude così il capitolo sul decesso del pluri iridato Angel Nieto, il campione motociclistico spagnolo scomparso a causa di un incidente avvenuto su un Quad ad Ibiza il 26 luglio del 2017, uno scontro che gli provocò un edema cerebrale e che successivamente lo portò alla morte in un ospedale privato a Ibiza il successivo 3 agosto.

Come riporta AS.com infatti, la Prima Sezione del Tribunale Provinciale delle Isole Baleari ha confermato la chiusura dell'inchiesta sulla morte del pilota Ángel Nieto, respingendo il ricorso presentato dai parenti del pilota contro l'ordinanza emessa dal Tribunale di Istruzione numero 2 di Ibiza in cui si stabiliva l'archiviazione provvisoria e l'archiviazione del procedimento. Il Tribunale ha confermato la decisione del giudice istruttore, che ha ritenuto non giustificata la commissione del reato di omicidio colposo da parte dell'altro conducente coinvolto nell'incidente.

Stando agli atti ed alle testimonianze e, da quanto emerso dalle perizie allegate al procedimento, il giudice ha ritenuto che l'esistenza di una negligenza grave o meno grave attribuibile al conducente indagato non fosse giustificata. Va notato che la rappresentanza legale dei denuncianti ha chiesto la prosecuzione del procedimento e l'apertura di un processo orale. Tuttavia, l'investigatore del caso ha accettato di archiviare il caso. Ha dichiarato che la causa della morte è stata un traumatismo craniocerebrale quando il conducente del quad ha battuto la testa dopo essere stato espulso dall'impatto "e forse perché non indossava correttamente il casco, dato che lo indossava senza allacciarlo".

La Corte ha poi inoltre stabilito che non si trattava di un caso di disattenzione da parte dell'imputato. Nel suo ragionamento, ha insistito sul fatto che l'incidente "è stato causato da una lieve negligenza", in quanto l'imputato non ha rispettato la distanza di sicurezza e non è stato in grado di reagire a qualsiasi manovra di frenata del quad, causando un tamponamento. La Corte conferma ora la decisione del giudice istruttore e insiste sul fatto che le circostanze dell'incidente mortale in cui è deceduto il motociclista "non supportano la possibilità di un probabile processo".

La Camera sottolinea che "non c'è alcuna prova che l'imputata stesse guidando con le facoltà compromesse in qualche modo dal consumo di alcol". I giudici sostengono inoltre che non è stato giustificato il fatto che l'imputata stesse effettuando una manovra particolarmente rischiosa che poteva mettere in pericolo la defunta, che era alla guida di un quad. "Ciò che risulta chiaramente dagli atti è che il veicolo dell'imputato stava guidando normalmente dietro il quad senza tentare alcuna manovra di sorpasso", sostiene la Corte.

Angel Nieto è annoverato come uno dei piloti più titolati della storia, secondo solo dietro a Giacomo Agostini. Lo spagnolo vinse 13 titoli iridati, o come spesso ripeteva scaramanticamente erano "12+1". A lui nel 2018 è stato intitolato il circuito di Jerez, al cui ingresso del tracciato figura un busto in memoria del campione scomparso.

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