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MotoGP, Binder: "La classifica mente. Siamo cresciuti rispetto al 2023"

Il pilota KTM soddisfatto al termine della tre giorni a Sepang: "Completato il lavoro di selezione. Abbiamo del potenziale". E su Acosta dice: "Grande talento, sarà un avversario in più". Ottimista anche Miller: "Dobbiamo recuperare un po', ma i progressi sono evidenti"

MotoGP: Binder:

Malgrado non sia stato tutto perfetto e ancora manchi un po' di forma, la coppia KTM ha mandato in archivio i tre giorni di test in Malesia con il sorriso.

Brad Binder, decimo giovedì a circa otto decimi da Bagnaia, ha ammesso che avrebbe avuto bisogno di un po' di tempo in più per lavorare sulla moto.

"Abbiamo provato moltissime novità e nell'ultimo pomeriggio abbiamo cominciato la selezione delle soluzioni più proficue. A mio avviso rispetto a quanto racconta la classifica siamo messi meglio. Una volta messo tutto assieme avremo del potenziale - ha affermato convinto - Forse ci sarebbero serviti un paio di giorni in più per proseguire nella scrematura. Detto ciò le sensazioni sono positive, per cui, salvo alcuni ritocchi dovrebbe essere questa la moto con cui correremo in Qatar".

Guardando invece alla prestazione pure il sudafricano ha commentato: "Il mio miglior crono l'ho segnato al mattino con le basse temperature e scarsa aderenza. Rispetto allo scorso anno abbiamo fatto un ottimo progresso visto che avevamo girato sull'1'58"9. Se andremo avanti così, potremo ottenere buoni risultati".

Immancabile un pensiero a Pedro Acosta che sta sorprendendo tutti nei suoi primi passi in MotoGP. "Sta guidando benissimo e lo si vede dalla telemetria. Frena in maniera dolce e ha una guida piuttosto pulita. Ha grande talento ed è un lavorare. Credo fare bene nella top class. Sarà una bella gatta da pelare? Sarà certamente un avversario in più tra 21 che non vanno certo piano".

Ancora più indietro, ovvero quattordicesimo, Jack Miller ha comunque condiviso il sentimento positivo del compagno di squadra circa il livello raggiunto dalla sua motocicletta.

"E' andata discretamente e sono felice dei passi avanti fatti. Anche se siamo indietro e ci manca qualcosa non siamo messi male. Rispetto al 2023 mi sento di dover essere più fiducioso - ha tenuto a sottolineare  -  Siamo riusciti a portare a termine il programma e capire dove intervenire per migliorare il pacchetto. Ora non ci resta che limare quel secondo che abbiamo da Ducati".

Chiara, almeno in apparenza, la linea da tenere. "Abbiamo fatto progressi nell'elettronica e in altri punti.Ci restano solo dei dettagli da rivedere. Il motore stesso era già competitivo, va solo affinata. Il mio punto debole? Nel time attack ho faticato a controllare il posteriore e ho rischiato più volte di cadere. All'improvviso viene a mancare il grip e la ragione è l'elettronica", ha concluso la sua analisi.

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