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MotoGP, Quartararo: “So dove deve migliorare la Yamaha ma non come riuscirci”

“La scorsa notte non ho dormito per cercare di capire cosa possiamo migliorare, ma non è compito mio trovare una soluzione. Abbiamo fatto un passo avanti a livello di aerodinamica e motore, ma siamo ancora lontani”

MotoGP: Quartararo: “So dove deve migliorare la Yamaha ma non come riuscirci”

La Yamaha ha mostrato di aver fatto dei passi avanti in queste giornate di test in Malesia, ma i progressi compiuti fin qui non sono stati sufficienti per dare a Fabio Quartararo la competitività che vorrebbe. Il Campione del Mondo 2021 ha infatti concluso il suo lavoro sulla pista di Sepang senza riuscire ad andare più in là dell’undicesima piazza, accusando un ritardo di oltre otto decimi dal riferimento siglato da Francesco Bagnaia.

“La situazione di oggi è più o meno come quella di ieri. Ero contento quando ho girato in 57”5, ma questo è il limite e l’abbiamo trovato abbastanza facilmente, perché ho fatto quattro tornate tra il 57”5 e il 57”6, senza un giro nettamente migliore degli altri. So dove dobbiamo migliorare la domanda è: come? ha commentato El Diablo, che si appresta a lasciare la Malesia con più interrogativi che risposte. 

“Quando giri in 57”5 e vedi che sei 11° hai certamente un sacco di domande che ti passano per la testa. Non ho praticamente dormito la scorsa notte per cercare di capire cosa possiamo migliorare. Dobbiamo trovare una soluzione, ma individuarla non è il mio lavoro - ha sottolineato il pilota Yamaha - Oggi ho portato delle idee da collaudare perché volevo provare un assetto che si è rivelato buono. Volevo vedere cosa riuscivamo a fare per il grip e ho chiesto alla mia squadra di darmi tutto il grip che potevano per vedere come avrebbe reagito la moto. Abbiamo visto degli aspetti positivi, e ovviamente anche alcune cose negative, ma ritengo che in questo modo riusciremo a capire che cosa ci manca”.

Sebbene la M1 possa disporre di più cavalli rispetto a un tempo, il nuovo motore sviluppato da Luca Marmorini e dal suo staff ha ancora bisogno di essere perfezionato.

“Abbiamo fatto uno step. La velocità massima è migliorata molto, il motore è migliore, ma facciamo ancora fatica a usarlo, perché è molto aggressivo in termini di coppia. Abbiamo sicuramente compiuto dei progressi dal punto di vista dell’aerodinamica e del motore, ma abbiamo bisogno di tempo per capire come funziona il propulsore, come possiamo migliorarlo e cosa dobbiamo fare per trovare quel grip meccanico che ci manca dal 2019 - ha spiegato Fabio - Credo che ciò che dobbiamo cercare in questo momento per poter lottare tra le posizioni dalla quarta all’ottava sia una soluzione a livello di elettronica e di grip meccanico. Sarà molto importante per noi riuscire a trovarla, perché in termini di passo siamo veloci, come lo scorso anno. Non siamo tra i primi tre, ma abbiamo delle buone possibilità. Il fatto è che se parti 11° o 12° non ti sposti da lì, a prescindere da quale sia il tuo passo. È proprio per questo che stiamo cercando di trovare una soluzione a livello di grip per poter migliorare”.

Il bilancio di questi primi test del 2024 non è particolarmente tragico, ma la Yamaha deve continuare a lavorare sodo per tornare a lottare con i migliori.

“Penso che la situazione sia leggermente migliorata, perché ho un po’ più di velocità massima e posso stare un po’ più vicino alle moto davanti, quindi penso di poter battagliare un pochino di più rispetto a prima. Però dobbiamo ancora migliorare in qualifica, perché io voglio lottare per le posizioni di vertice e non posso farlo in questo momento. In ogni caso, sono certo che riusciremo a trovare un modo per tornare presto in vetta” ha osservato il francese, che parlando delle sue aspettative per questi test in Malesia ha aggiunto: “Le mie aspettative riguardavano sostanzialmente la metodologia di lavoro della Yamaha. Sapevo che non ci sarebbe stata una rivoluzione tra novembre e febbraio, ma ritengo che stiamo lavorando molto meglio. Stiamo ancora lontani, però penso che tra qualche mese avremo un’idea più precisa di dove siamo”.

La Casa di Iwata potrà contare su altri due giorni di test prima dell’avvio della stagione, fissato per il weekend dell’8-10 marzo a Lusail.

Non so se avremo delle nuove parti in Qatar, ma avremo certamente delle nuove idee da provare perché oggi abbiamo lavorato ininterrottamente dalle 10 alle 14.30, cambiando l’assetto della moto dopo ogni uscita e abbiamo trovato alcune cose positive, alcune negative e delle direzioni che possiamo seguire. Quindi immagino che per gli ingegneri sarà abbastanza semplice arrivare in Qatar con delle buone idee. Credo tuttavia che ciò di cui abbiamo bisogno vada al di là del set-up ha osservato Quartararo, che confida in un aiuto da parte delle concessioni per velocizzare il processo: “Sarà intenso perché questi cinque giorni di test cominciano già a farsi sentire, però spero che riusciremo a trovare presto un modo per lottare per ciò che vogliamo. È un peccato perché adesso sono a due decimi dalla sesta posizione, ma dovremo lavorare sodo per riuscire a trovarli”.

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