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MotoGP, Quartararo: “Vedo passi avanti, ma siamo ancora lontani dai più veloci”

“Purtroppo mi manca il giro secco e non so di cosa io abbia bisogno per riuscire a colmare il gap dagli altri. Stiamo facendo passi avanti, però servirà tempo”

MotoGP: Quartararo: “Vedo passi avanti, ma siamo ancora lontani dai più veloci”

Fabio Quartararo ha archiviato il mercoledì di Sepang in 11^ posizione a oltre sette decimi dal riferimento siglato da Bastianini. Il francese sta lavorando alacremente con la sua Yamaha per colmare il gap dalla concorrenza, ma la sfida non è affatto semplice.

Di sicuro lui non vuole gettare la spugna prima del tempo. Anzi, passi avanti si vedono ed è proprio a questo che il francese vuole aggrapparsi. Uno è la velocità di punta massima raggiunta dalla M1, 338.5 km/h, ovvero la migliore in assoluto.

“Ho visto questo dato e per certi versi mi fa anche strano – ha esordito – sinceramente non ho trovato una spiegazione. Detto ciò, la moto è molto veloce e penso che questo sia un aspetto positivo. Dobbiamo però migliorare il nostro giro secco, perché ci manca ancora qualcosa. Oggi abbiamo provato diverse componenti e serve fare di più”.

Cosa?
“Purtroppo non lo sappiamo. Il giro secco mi manca, ma non so bene dove. La moto si muove in uscita dalle curve e vedremo domani se troveremo qualcosa che ci possa aiutare”.

C’è poi il tema delle partenze.
“Ieri il mio holeshot non funzionava pertanto non ho fatto alcuna prova. Speriamo di riuscire a fare delle partenze migliori in questa stagione. Di sicuro stiamo facendo passi avanti ma non abbiamo ancora trovato quanto ci serve per il time attack. Non so se sia un qualcosa legato all’elettronica o meno, ma serve trovare  delle soluzioni anche per il discorso legato al grip posteriore”.

Intanto la concorrenza è più agguerrita che mai.
“Non siamo ancora vicini ai piloti più veloci, soprattutto nel giro secco. Serve lavorare, ma mi aspetto un passo avanti”.

A raccogliere le sue parole è quindi Alex Rins, 13° a fine giornata con l'altra M1.

“Sono molto contento per il lavoro svolto – ha detto – ho capito un po’ di più come funziona la moto, migliorando di alcuni decimi il time attack. Mi piacerebbe però capire dove lasciamo decimi per strada e come prenderli. Vedremo quindi giovedì cosa fare valutando tutti i dati a nostra disposizione. Devo infatti migliorare la frenata anche se in generale ci sono stati passi avanti. Con Yamaha c’è un confronto continuo consapevoli che c’è molto da fare”.

Di sicuro in Yamaha hanno sviluppato e non poco durante l'inverno. 
“Ho notato un gran cambiamento. Lo scorso anno, quando parlavo con Lin Jarvis e Maio Meregalli, mi dicevano che la componente europea di Yamaha stava spingendo forte per arrivare ad avere un cambiamento mostrando quindi una sorta di svolta. Sono quindi contento perché quanto mi hanno detto è stato rispettato e non è così facile e scontato nel momento in cui due realtà come quella europea e giapponese si confrontano"

 

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