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MotoGP, Espargarò "L'aerodinamica? Non è semplice trovare la combinazione migliore""

Il pilota Aprilia promuove la moto 2024, ma avvisa: "I problemi legati al calore non sono ancora risolti". E non risparmia poi critiche alla fornitura gomme: "Poche per la necessità che abbiamo"

MotoGP: Espargarò

Tredicesimo al termine della prima giornata di test invernali sul circuito di Sepang Aleix Espargaro è apparso abbastanza tranquillo. Autore di 54 giri che lo hanno portato a concludere a poco meno di otto decimi da Martin, il portacolori dell'Aprilia ha ammesso di aver badato solo parzialmente alla caccia al tempo.

"E' stato bello tornare in sella - ha esordito prima di entrare nel vivo della spiegazione del suo martedì - Avevamo un motore 2023 a testa, così da poterlo comparare con quello 2024 ed è esattamente quello che abbiamo fatto, cercando di individuare i lati positivi e negativi".

Tra gli aspetti che più hanno complicato la vita alla coppia di Noale l'anno passato è stato il calore emesso dalla moto, insostenibile in alcuni appuntamenti del Mondiale. "E' un problema che c'è ancora, ma più avanti nel campionato dovremmo avere un ulteriore modifica per affrontare al meglio le prove asiatiche che sono quelle più critiche sotto questo profilo", ha  rivelato.

Facendo un confronto con il recente passato l'iberico non se l'è sentita di sbilanciarsi. "E' presto per dare un giudizio. Nel complesso non ho notato grosse differenze tra le due motociclette. E' l'aerodinamica a fare la differenza. Ci sono tantissime comibnazioni possibili e non sempre è semplice individuare la migliore. Oggi ad esempio ho fatico con l'ala più grande al posteriore. Il lavoro da fare è molto, anche in termini di geometria".

Alla luce di questo impegno massiccio il corridore di Granollers ha puntato il dito contro l'organizzatore che ha dato l'ok ad una fornitura minima di gomme. "Ne abbiamo sette set per tre giorni e alla luce di quanto dobbiamo provare non sono abbastanza. Considerato che funzionano solo la soft all'anteriore e la medium al posteriore,  fa molto caldo e gli ingegneri pretendono sia il giro veloce, sia un paio di simulazioni gara, non è affatto semplice". 

Per concludere il 34enne ha dedicato un pensiero a Pedro Acosta, immediatamente competitivo sulla MotoGP. "Come ha fatto cose spettacolari in Moto 2, le sta replicando ora. L'ho visto in azione. E' veloce e pulito nella guida", ha concluso. 
 

 

 

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