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SBK, Bautista nasconde il punto anche a Portimao, Toprak che fuoriclasse!

L’ANALISI - Alvaro non ha mai utilizzato una gomma da tempo in tutta la preseason, ma sul passo ha mandato un segnale chiaro nonostante continui a fare pretattica. Toprak ha invece portato la BMW dove mai avrebbero sognato un anno fa a Monaco mentre Rea è già della partita

SBK: Bautista nasconde il punto anche a Portimao, Toprak che fuoriclasse!

Arrivati a questo punto non resta che godersi un po’ di relax per poi preparare le valigie e volare in Australia per il via del Mondiale. In attesi che si alzi il sipario a Phillip Island a fine febbraio, la Superbike ci ha fatto compagnia nelle giornate di lunedì e martedì con i test di Portimao.

Uno scenario ben differente rispetto a quanto visto la scorsa settimana a Jerez, dove Toprak ha messo tutti in riga con il tempo record di 1’39”189. Giù il cappello di fronte al crono da record del turco, capace di bruciare le tappe in sella alla BMW.

I numeri non mentono e al tempo stesso confermano il lavoro profuso in pista dalla Casa tedesca, perché un anno fa simili risultati non erano nemmeno inimmaginabili. Giusto per fare un paragone, nel 2023 la M 1000 RR più veloce in pista a Portimao (Loris Baz) accusò oltre un secondo e mezzo dal tempo siglato ieri dal 54.

A quanto pare in Germania si sono rimboccati le maniche riuscendo a compiere passi da gigante, grazie anche al lavoro svolto dai nuovi collaudatori, ovvero Smith e Guintoli. Le ambizioni sono grandi, ma lo stesso Toprak ci ha tenuto a spegnere i facili entusiasmi, sottolineando che in Australia non sa cosa aspettarsi.

Il favorito rimane infatti Alvaro Bautista, che in questa preseason non ha mai utilizzato una gomma da tempo, continuando a fare pretattica. Lo spagnolo compare infatti lontano, per certi versi può addirittura sembrare in difficoltà ascoltando le sue dichiarazioni. Peccato stia recitando la parte e la conferma arriva dai cronologici di Portimao, dove sul passo ha mostrato un passo tendente all’1’40” alto arrivando poco sopra l’1’41”. Il dato che colpisce è il suo giro veloce in 1’40”645 con una gomma che aveva già nove giri.

Se il portacolori Aruba si conferma il riferimento, Toprak pare invece dove limare ancora qualche decimo, perché nel suo long run di ieri pomeriggio ha registrato crono tra 1’40”2-1’40”5. Questo è quanto dice il foglio dei tempi anche se per certi versi diventa complicato dare un giudizio netto, perché bisogna anche capire che tipo di lavoro svolto dal turco tra gomme e assetti considerando i due nuovi forcelloni a disposizioni.

Una volta che il Mondiale scatterà in Australia e arriverà poi in Europa avremo certamente un quadro più delineato dei valori in campo.

Infine vietato scordarsi di Rea, pronto più che mai alla sfida come lui stesso ha dichiarato ieri. Nel confronto con Bautista, l’alfiere Yamaha pare accusare qualche decimo, girando sopra l’1’40”5, ma il Cannibale ha mostrato di saper avvicinarsi da subito allo spagnolo con la sua R1.  

Questo è quanto ci hanno fatto capire in parte i test di Portimao. A Phillip Island sarà tempo di mostrare finalmente il punto senza più nascondersi.

 

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