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SBK, Iannone: "Non sono preoccupato, ma uso ancora i parametri della MotoGP"

Ai test di Jerez, il pilota di Vasto segna il 7° crono sulla PanigaleV4 del team Go Eleven. "I parametri in Superbike sono diversi, dovrò adattarmi per avere i riferimenti giusti.  L'emozione del rientro? vivo le emozioni ma le smaltisco anche in fretta".

SBK: Iannone:

Prima giornata di test positiva a Jerez per Andrea Iannone, in sella alla Panigale V4 del team Go Eleven. Il pilota di Vasto, settimo nella classifica dei crono con un 1'39'684, è ben conscio delle difficoltà del suo ritorno sulle piste a livello competitivo. Sembra però avere ben chiara la strategia di rientro, tante sono infatti le dinamiche tecniche della Superbike che differiscono da quelle della MotoGP cui era abituato, e senza riferimenti è  ancora presto per avere un quadro chiaro della situazione.

"Devo essere sincero, siamo partiti abbastanza bene e abbiamo proseguito in quella direzione - interviene Iannone - a tutti gli effetti è il mio primo test in Superbike con una moto da gara perchè lo scorso ottobre riuscimmo a girare solo un giorno, con temperature diverse ed una situazione diversa. Oggi con gomma da gara ho già raggiunto i tempi del mese scorso, in cui provai anche una qualifica, quindi sono abbastanza tranquillo. Sto cercando di conoscere bene le gomme e la moto, cercando di capire cosa comporti ogni singola modifica in modo da arrivare preparati al primo weekend di gara. E' importante capire come la moto reagisce".

L'incontro col direttore tecnico Zambenedetti per i piloti dei team satellite che scopo ha?
"Al momento in programma ho solo un meeting con la squadra, ma so che Marco c'è sempre, abbiamo un ottimo supporto da Ducati e questo mi fa molto piacere. E' sempre presente e ci tiene a sapere i dettagli, avere un occhio della casa madre lì fa sempre bene".

Per essere al secondo test hai già fatto degli ottimi passi avanti.
"Continuo a considerarlo come fosse il primo. Dopo quattro anni senza guidare una moto da corsa arrivi e non sai cosa aspettarti. Non sono condizioni facili, le gomme non le hai mai viste, la moto Superbike non l'hai mai provata...si parte da qui. Io aspetterei domani per poterti dire se siamo partiti col piede giusto oppure no, quindi è ancora presto per tirare un bilancio. Anche i due giorni a Portimao saranno importanti, ma poter capire già qui su cosa lavorare sarebbe un ottimo punto di partenza. Al momento non sono né entusiasta né preoccupato ma sono contento di essere vicino a piloti campioni del mondo, con persone e squadre che poche settimane fa hanno chiuso un campionato e conoscono già tutto alla perfezione. Alla fine dobbiamo essere contenti, ma come dico sempre sono dei test e dobbiamo ancora lavorare per capire di cosa ho bisogno nello specifico".

La scorsa volta ci fu l'emozione del tuo ritorno. Oggi hai già smaltito quella sensazione e sei già tornato in modalità pilota come quattro anni fa?
"Sono una persona che le emozioni le vive ma le smaltisce anche in fretta. Sono concentrato sulla mia crescita per ritrovare una base solida per poter arrivare in Australia nel miglior modo possibile, la verità è questa".

Lo schermo coi tempi lo tieni d'occhio o cerchi di non pensarci ancora troppo?
"Lo guardo ma non capisco ancora bene alcune cose. Con queste gomme già uno stop fa la differenza. Entrare ed uscire con la gomma nuova comporta degli step che faccio fatica a capire. Magari vedo alcuni che stanno sul 39'5 o 39'6.. io tra una gomma usata ed una nuova per me mezzo secondo è tutta la gara, e magari  il miglior giro lo fai alla fine. Sono abituato con dei parametri diversi che devo ricalibrare. A volte la squadra mi dice che dobbiamo cambiare la gomma ed io mi chiedo il perchè, magari siamo con 22 giri  ed io ero abituato a farne 26 o 28. Il sistema è diverso, anche se le gomme mi piacciono, sono molto performanti e garantiscono un bello spettacolo. Sono io a dovermi adattare a questi sistemi che per me sono nuovi. Oggi non saprei dirti come io sia messo sul passo gara, perchè non ho i parametri giusti. In MotoGP era più facile avere subito un'idea chiara".

Questa mattina hai avuto modo di parlare con Toprak, cosa vi siete detti?
"Ero curioso di conoscere le sue impressioni sulla BMW, non mi ha dato una risposta netta ma mi ha fatto capire che nel complesso fosse contento. Mi sembrava che non stesse andando così male. Me ne ero già accorto tempo addietro, al test scorso mi era capitato Gerloff davanti e non andava così male, quindi mi son detto che forse tutto sommato la situazione non fosse così negativa come sembrava. Meglio così, più case ci sono davanti, più piloti sono competitivi, e più ci si diverte. Sono contento di poter guidare una Ducati in tutto ciò",  ha poi concluso.

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