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SBK, Bulega: "Non imiterò Bautista, cerchero di adattarmi alla moto per batterlo"

IIl campione Supersport sorride: "Ottime sensazioni in sella. Sapevo che sarei stato veloce, ma non così. Io cerco di guidare in maniera naturale, come piace a me e come ritengo possa essere competitivo. Al momento sono ancora un po’ acerbo. Devo adattare il mezzo al mio stile"

SBK: Bulega:

Non appena sceso dalla Supersport Nicolò Bulega ha saputo subito brillare in Superbike. Al termine della prima giornata di test sul circuito di Jerez de la Frontera, che lo ha visto completare 71 giri,  l'emiliano ha messo il suo nome davanti a quello della concorrenza. Un esito forse insperato che lo ha, ovviamente, lasciato molto soddisfatto.

"Mi sono immediatamente trovato bene con la moto e credo di aver fatto un buon lavoro - ha dichiarato a caldo - Ci siamo dedicati perlopiù alla posizione in sella, che è un aspetto importante, poi ho provato a cercare il tempo ed è venuto. Complessivamente sono contento. Ci manca solo il focus sulle gomme usate. Oggi ho usato la Q perché non ero abituato. Ci tenevo a vedere la differenza tra una mescola e l'altra. Essendo un debuttante volevo capirne meglio il funzionamento".

A proposito dell'ottimo riscontro cronometrico segnato, 1'38"292, il 24enne ha considerato: "Non so se sia record, ma poco importa. Sapevo che sarei stato veloce perché la prova dello scorso novembre era andata bene, tuttavia non mi aspettavo di limare tanto rispetto al crono dell'altra volta. Come detto con le coperture le sensazioni sono state buone. Devo solamente concentrarmi di più sulla distanza di gara".

E sul feeling generale  l'italiano ha commentato: "E' stata tosta perché la SBK è più veloce della Supersport, in più c'è maggior uso dell'elettronica. Bisogna fare un passo alla volta".

Sul tracciato spagnolo il #11 ha potuto confrontarsi con Bautista, leader indiscusso della serie nelle ultime due stagioni. "Imitare la sua guida? Fisicamente siamo l'opposto - ha tagliato corto spiegando la propria tecnica - Io cerco di guidare in maniera naturale, come piace a me e come ritengo possa essere competitivo. Al momento sono ancora un po’ acerbo. Devo adattare il mezzo al mio stile".

La cautela dei primi chilometri non ha comunque annacquato le ambizioni. "Alvaro andrà certamente forte visto che è un due volte iridato ed è colui che ha saputo utilizzre la V4R al meglio finora. Personalmente cercherò di fare il massimo che posso, senza stress. Vincere non è l'obiettivo, ma mi piacerebbe".

 

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