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Moto3, Carrasco pensa al mondiale femminile: "ho già vinto un campionato fra gli uomini"

La spagnola in recupero dall'incidente in Indonesia: "Non è stato bello chiudere la stagione in quel modo. Il mio futuro? non ho ancora deciso. Il mondiale femminile 2024 è una opzione, una iniziativa positiva per le ragazze che vogliono gareggiare"

Moto3: Carrasco pensa al mondiale femminile:

E' una Ana Carrasco sorridente, come si intravede attraverso la visiera, e nuovamente in sella quella che saluta sui social l'anno appena trascorso. La stagione 2023 non si era conclusa nel migliore dei modi per lei, unica donna sullo schieramento Moto3,  e che durante il GP d'Indonesia aveva riportato una doppia frattura a tibia e perone a seguito di un brutto highside alla curva 10. Una battuta d'arresto che oltre a interrompere bruscamente la stagione della spagnola, che poi cercherà di tornare per l'ultima tappa di Valencia ma verrà sconsigliata dai medici, ne ha interrotto anche la presenza in Moto3 lasciandola priva di un contratto.

Ora la campionessa del mondiale SSP del 2017, l'unica donna pilota a vincere un mondiale organizzato dalla FIM, dopo due stagioni in Moto3 guarda al suo futuro ed alle opzioni che questo le pone dinanzi, ma il desiderio di tornare a vincere è ancora vivido e arde come non mai. In occasione del 35° anniversario di Midas, uno dei suoi sponsor storici, la campionessa ha risposto ad alcune domande ai colleghi di Marca.com.

"Ora mi sento bene, le mie condizioni fisiche sono migliorate molto - interviene la Carrasco - anche se non al ritmo che avrei voluto. Sono comunque avanti rispetto alle scadenze che mi erano state indicate. Lo scorso anno ho fatto di tutto per cercare di ritornare in sella a Valencia almeno per l'ultima gara, ma i medici me lo hanno sconsigliato. Ora devo tornare in forma per essere pronta ad affrontare il prossimo anno".

L'obeittivo potresse essere il nuovo mondiale femminile che nel 2024 si correrà in concomitanza con la Superbike.
"La sto valutando, credo che sia una iniziativa positiva per questo sport e lo sport femminile in generale. Penso che fosse necessario un campionato mondiale femminile, del resto sono già presenti in altre discipline come il cross o il trial. Sarebbe una possibilità per le ragazze che vogliono gareggiare e che hanno il livello, ma per ora personalmente sto ancora valutando le mie opzioni, anche se questa è sicuramente valida, in primis perchè credo nell'iniziativa".

Sei l'unica donna ad aver vinto un campionato del mondo di motociclismo, potrebbe essere l'occasione per conservare il titolo.
"Quel titolo è ciò che più mi rende orgogliosa nella mia carriera sportiva. Era il mio sogno sin da bambina. Penso che tutti i piloti, quando iniziano a gareggiare, sognino di vincere un campionato del mondo, ed io mi sento una privilegiata ad aver realizzato questo sogno. In quanto donna, averlo fatto in un mondo di uomini, l'aver normalizzato il fatto che una donna abbia vinto in un campionato del genere, penso che sia stata la cosa più importante che ho realizzato in carriera".

Un campionato femminile potrebbe però anche mettere a rischio le ultime chance di tornare nella MotoGP.
"Sarebbe una opzione più facile o più fattibile per le ragazze rispetto a categorie come Moto3 e Moto2, in cui non è normale che ragazze gareggino lì. Io stessa ho gareggiato in Moto3 per due stagioni e rappresento una eccezione, sono stata l'unica".

L'infortunio alla schiena del 2020 è forse stato il tuo momento più difficile in carriera.
"L'infortunio più complicato della mia vita - prosegue la spagnola - nessun altro infortunio è paragonabile come entità. In quel momento stavo lottando per il titolo e all'improvviso mi sono ritrovata a dover stare assolutamente ferma per quattro mesi. In totale ho trascorso nove mesi a recuperare prima di poter tornare a gareggiare".

C'è mai stato, in quei momenti, il pensiero di lasciare tutto?
"No, l'idea non mi ha mai sfiorato. Non ne ho mai neanche parlato con la squadra o i miei familiari. Ho trattato quell'infortunio come uno qualsiasi, solo con un recupero molto più lungo. Volevo tornare in sella la stagione successiva, ed in questo ha aiutato molto il sostegno sia della squadra che degli sponsor.".

Cosa vorresti per te stessa nel tuo prossimo futuro?
"E' difficile dare una risposta, a essere sinceri. Mentirei se non vi dicessi che voglio tornare a vincere. Il mio obiettivo a breve o a  lungo termine rimane lo stesso di sempre, continuare a migliorare come pilota ed essere la migliore possibile, vincendo di nuovo ovunque io mi trovi. Ovviamente ci sono momenti in cui si riesce e momenti in cui non si riesce, ma mi alzo ogni giorno con l'illusione e il desiderio di tornare a vincere".

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