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Un Pedro Acosta incontenibile sul circuito thailandese, che mette la firma su un 1'35'297 che gli vale il record della pista precedentemente di Alex Marquez del 2019. Lo spagnolo del team KTM Ajo appare in ottima forma nell'appuntamento Thailandese che potrebbe valergli già il titolo. Velocissimo anche Fermin Aldeguer, lo spagnolo del team Speed Up insegue il leader della classifica a 5 decimi di distacco. Chiude il terzetto Garcia del team Pons, a 7 decimi da Acosta.
Un'ottima sessione anche per il britannico Jake Dixon, che migliora di due decimi ed è 5°. Vietti si rende protagonista di un piccolo disguido, la moto si ferma e perde tempo prezioso, ma il pilota del team Fantic riesce comunque a rientrare nella top 10, è 8°. Bene anche Foggia, che chiude 11° ad appena due centesimi dal connazionale e ottiene l'accesso alla Q2.
Grosso errore invece per il principale rivale in classifica, Tony Arbolino scivola nelle primissime fasi della sessione alla curva 4, una scivolata molto veloce in cui il pilota non riporta alcuna ferita. Tuttavia l'errore gli costa caro, perde la quasi totalità della sessione mentre la moto viene riportata ai box e messa a punto. Costretto ad un rientro al limite a meno di due minuti dal termine della sessione, riesce a completare il primo giro ad un secondo dalla bandiera a scacchi. Il giro lanciato però non migliora il suo 1'36'585 che lascia quindi lo squalo di Garbagnate fuori dalla Q2.
Quanto agli altri italiani, Surra nelle retrovie è 27°, Casadei al suo ritorno in moto 2 si rende protagonista di un'altra scivolata, è 30°.
La classifica:
