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MotoGP, Marquez: “Futuro con Honda? Non abbiamo toccato l'argomento, non è il momento"

“Ho un contratto e non è una situazione piacevole, ma è opportuno creare una mentalità costruttiva e continuare a lavorare. Bisognare restare uniti per salvaguardare il progetto, confidando di tornare quanto prima a giocarsi quantomeno la top-7”

MotoGP: Marquez: “Futuro con Honda? Non abbiamo toccato l'argomento, non è il momento

Marc Marquez arriva al Misano World Circuit Marco Simoncelli, impianto che complessivamente lo ha visto salire per ben sette volte sul gradino più alto del podio nel Motomondiale, con l’attenzione già puntata al test in programma nella giornata di lunedì. Consapevole che la lotta per il podio è lontana dalle attuali possibilità della Honda RC 213 V.

Quest’anno il comportamento della nostra moto è imprevedibile, per questo motivo approccerò questo week-end allo stesso modo di Gran Bretagna, Austria e Barcellona. Zero aspettative, lavoreremo per capire il nostro livello - ha detto il numero 93 - cercheremo di proseguire sulla scia delle buone sensazioni accumulate nelle ultime uscite. Questo tracciato, inoltre, mi evoca piacevoli ricordi. Qui ho conquistato la mia ultima vittoria (nel 2021 ndr). Sappiamo che certi risultati non potranno essere replicati questa volta. Il podio? No, assolutamente. Sulla carta comunque dovremmo soffrire di meno rispetto alla scorsa settimana, quando pagavamo un secondo dai piloti di testa”.

Solo 22 punti raccolti in 11 GP, un numero che la dice lunga sull’andamento di questa stagione. Il suo talento non basta più per rimediare alle lacune tecniche, nemmeno il miglior Marquez della storia potrebbe provare a vincere con questa moto: “Non è piacevole guidare per molto tempo senza poter ambire alle prime cinque-sette posizioni. Come pilota non sono felice chiaramente. In confronto al passato non mi prendo rischi eccessivi, la mia mentalità è leggermente cambiata, ma non del tutto perché ambisco a diventare nuovamente Campione del Mondo. Devo ritrovare le giuste motivazioni e sono questi i momenti in cui non bisogna smettere di lavorare. Al momento sono il migliore delle Honda, mi sento veloce e cerco di trovare gli stimoli in questo contesto. Il prima possibile però confido di tornare in lizza quantomeno per la top-7.

Le prove post-GP di Misano potrebbero rivelarsi chiarificatrici. O forse no: Cruciali? No. Per me lunedì l’importante sarà capire il funzionamento della nuova moto e fornire ai tecnici indicazioni redditizie in ottica 2024 - ha proseguito - ho un contratto con Honda per il prossimo anno e ancora non abbiamo toccato l’argomento. Tutta la squadra sta dando il massimo. In Giappone non si smette mai di lavorare, anche appoggiandosi al reparto della Formula 1. Sono al corrente di ogni dinamica. Con un contratto in essere come nel mio caso è opportuno che ci sia un’unione di intenti per creare una mentalità costruttiva e continuare a lavorare. Bisognare restare uniti per salvaguardare il progetto. Per me tutto è importante. Nel test di lunedì vedremo come va la moto, come è andata il Giappone. Abbiamo cose molto piccole, ma abbiamo cose da provare questo fine settimana, ovvero le due direzioni dell'assetto, che Nakagami proverà e che proverò anch'io. Lo sto provando dall'ultimo Gran Premio e ci sono alcune piccole cose per cercare di capire come ottenere più grip, trazione, che è dove siamo carenti. Lunedì proveremo la nuova moto e quando usciremo dai box sapremo se è migliore o peggiore”.

Marc poi aggiunge altri particolari:"La confidenza, il feeling con la moto il lunedì è importante perché si sa che sarà la moto per l'anteprima di Valencia e da quel momento in poi la moto non potrà cambiare molto, ma è vero che la Honda sta facendo delle mosse, prendendo ingegneri giapponesi da altri reparti e affidandosi anche al reparto F.1. Ci sono molti movimenti all'interno della Honda in Giappone. Mi stanno informando di tutto e ci sono nuovi volti nel garage, nuovi ingegneri e questo è molto importante. Ci sono molti movimenti all'interno della Honda in Giappone e a volte queste notizie qui non arrivano, ma mi stanno informando su tutto  e questo è molto importante per me come pilota, ma la valutazione finale è la pratica e la pratica è in pista".

Riguardo al fratello e alla competitività ritrovata con Gresini Racing, il portacolori Honda Repsol Team non può far altro che sottolineare la scelta azzeccata da parte di Alex. Seppur restando sul vago in merito alle ultime voci di mercato secondo cui sarebbe in procinto di accasarsi nella compagine Ducatista: “Sono una realtà storica e professionale, che dispone di moto assai competitive - ha spiegato - stanno dimostrando che un team satellite può giocarsi la vittoria, basti guardare i risultati dello scorso anno con Bastianini. Mio fratello è riuscito ad entrare in un ambiente familiare a lui congeniale, per quanto entrambi stiamo vivendo due situazioni diametralmente opposte.

Non manca una considerazione personale in merito allo spaventoso incidente che ha visto coinvolto Francesco Bagnaia domenica scorsa: Per noi piloti è difficile rivedere quella caduta, soprattutto quando dobbiamo tornare in pista. A casa, infatti, prima di analizzare la gara ho balzato di netto la prima partenza. Alla fine, Pecco ha dovuto fare soltanto degli accertamenti e fortunatamente sta bene. Da un certo punto di vista fa parte dello show, anche se in certe situazioni sarebbe opportuno non mostrare troppe volte il replay del fattaccio. Questo però non dipende da me, io sono concentrato su me stesso. Nel caso specifico di Barcellona non so di preciso quante volte siano state mandate in onda le immagini. Diciannove? Troppe.

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