Dai circuiti del mondiale SuperSport, dove quest'anno si è laureata campione del mondo con Andrea Locatelli, arriva la nuova Yamaha R6 Race, una moto non omologata per l'uso stradale e rivolta alle competizioni nazionali, o ai piloti più smaliziati con buone capacità di guida in pista.
In sella alla campionessa del mondo
Lanciata la prima volta nel 1999, si è dimostrata fin da subito una moto competitiva, con un look sempre accattivante e nel 2021 ritorna, ma esclusivamente in versione non omologata.
Yamaha ha reso noto che la produzione della R6 stradale è stata sospesa, per concentrare gli sforzi nella fornitura della versione più evoluta da pista, la R6 Race, per le competizioni nazionali o per un intenso uso nei circuiti.
Dal 2021, si potrà salire in sella alla supersportiva di media cilindrata giapponese solo per correre nei circuti.
La R6 Race è una moto per piloti esperti e per gli emuli più ispirati, basata sulla vincitrice del WorldSSP e discendente di una serie di moto da competizione che hanno ottenuto successi ai massimi livelli.
Nella bacheca della Yamaha R6 ci sono molti trofei: la prima vittoria arriva alla seconda uscita, nel mondiale Supersport 1999 con Jamie Whitham a Donington Park.
Poi otto volte campione del mondo SuperSport: il primo nel 2000 con Jörg Teuchert e poi Cal Crutchlow, Chaz Davies, Sam Lowes, Lucas Mahias, Randy Krummenacher e Sandro Cortese mentre quest'anno Andrea Locatelli si è imposto con una stagione sensazionale, conclusa con oltre 100 punti di vantaggio sul rivale.
Moto da competizione
Il motore della Yamaha R6 Race è il leggero quattro cilindri da 599 cc DOHC, raffreddato a liquido e dotato di valvole in titanio.
La potenza massima è di 118,4 CV a 14.500 giri mentre a coppia è di 61,7 Nm a 10.500 giri, valori distribuiti su 190 chili in ordine di marcia (con serbatoi olio e carburante pieni).
Che la R6 Race sia le supersportiva di media cilindrata più sofisticata mai creata da Yamaha lo dimostrano i sistemi di assistenza alla guida: controllo della trazione (TCS, Traction ControlSystem) a 6 posizioni, sistema QuickShifter (QSS, Quick Shifter System) per la selezione delle marce senza frizione e potenza del motore regolabile in D-mode per un controllo completo.
Per la sicurezza invece, visto l'aumento della potenza, i freni hanno una risposta diretta e una migliore sensazione in fase di decelerazione, grazie ai tubi in acciaio inossidabile.
Altre parti obbligatorie dal regolamento FIM e previste nel kit sono la protezione della leva del freno anteriore e della corona posteriore, mentre i ganci del cavalletto paddock posteriori rendono più efficiente lo smontaggio della ruota posteriore.
Ciclistica
Un peso di 190 chili è raggiungibile con l'adozione di materiali leggeri e allo stesso tempo resistenti, come il telaio in alluminio Deltabox, sviluppato in anni in gare, il sottotelaio in magnesio che ottimizza il bilanciamento del peso anteriore e il serbatoio in alluminio da 17 litri, studiato per la massima ergonomia.
Le sospensioni KYB, completamente regolabili e con una escursione di 120 mm sia davanti che dietro, sono progettate per la massima maneggevolezza, precisione ed aggressività in curva e rendere la R6 Race aggressiva in curva.
Con il kit GYTR sono disponibili anche le sospensioni Öhlins.
L'impianto frenante è composto da due dischi idraulici da 320 mm, che si innestano a pinze radiali con 4 pistoncini contrapposti, un sistema derivato dalla R1 per una elevata potenza di frenata. Al posteriore invece c'è un disco idraulico da 220 mm.
I cerchi in lega da 17 pollici montano pneumatici tubelss da 120/70 e 180/55.
Aspetto
La 600 racing giapponese ha un design aggressivo, sviluppata utilizzando l'ultimo design della R-Series,.
Il frontale con i fari incastonati nella carena con le luci a LED rafforzano il family feeling della gamma R.
Il DNA da competizione viene esaltato delle linee fluide, dal serbatoio con incavi profondi per le ginocchia per una seduta molto raccolta e dal codino minimalista.
Disponibilità, colore e prezzo
La Yamaha R6 Race è disponibile solo nelle specifiche di gara, per l'utilizzo su circuiti chiusi, aree private ed eventi specifici dov'è consentita la partecipazione con veicoli non immatricolati.
Non è omologata per l'uso su strade aperte al pubblico.
Il suo arrivo presso i concessionari Yamaha è previsto da gennaio 2021 in due colorazioni: Icon Blue e Midnight Black, a un prezzo che non è stato ancora comunicato dalla casa giapponese.